"Milioni in cassa, ma non vengono spesi"

Il viceministro Bignami si interroga sul perché Comune e Provincia non utilizzino i fondi per sistemare strade e ponti alluvionati

"Milioni in cassa, ma non vengono spesi"

"Milioni in cassa, ma non vengono spesi"

"Noto che da un po’ di tempo nessun amministratore ripete più la frase ’non ci sono i soldi’. Perché i soldi ci sono. Il fatto è che tanti Comuni - sul motivo non mi interrogo - non li spendono". Galeazzo Bignami, viceministro alle infrastrutture e della mobilità sostenibile - ed esponente di spicco di Fratelli d’Italia -, commenta così i numeri ufficiali riguardanti quanto messo sul piatto dallo Stato e quanto effettivamente speso dagli enti locali. Partiamo dalla voce ’somme urgenze’, lavori cioè (in teoria) da fare in fretta (pensiamo a un ponte crollato a causa dell’alluvione). A favore del Comune di Ravenna sono stati stanziati 773mila euro; ne sono stati spesi 187mila. Capitolo ’rete viaria’: il Comune ha in dote oltre 10 milioni, ma non ha speso nemmeno un euro.

"Chissà, forse sta facendo una convenzione per far svolgere i lavori alla Provincia", commenta l’esponente del partito guidato da Giorgia Meloni, in piena campagna elettorale sia per le elezioni europee (nella circoscrizione Nord-Est il partito scommette sul 34enne Stefano Cavedagna) che per le amministrative. Con un occhio - anzi più di uno - alle regionali e alle amministrative (in gioco, se Michele de Pascale dovesse candidarsi per succedere a Stefano Bonaccini, ci sarà anche Ravenna). Arriviamo alla Provincia. Per le ’somme urgenze’ lo stanziamento è stato di 2,5 milioni; è stato speso 1,1 milioni. Numeri ’di peso’ anche per la ’rete viaria’: stanziati 30,5 milioni (zero gli euro spesi). Non risultano essere stati spesi poi dalla Provincia soldi per gli impianti sportivi.

La risposta di chi guida gli enti (leggi il Partito Democratico), potrebbe essere "che mancano i tecnici (ai quali tocca la parte progettuale, ndr). Anche qui è bene fare chiarezza, perché è stato il governatore Stefano Bonaccini a rispondere al generale Figliuolo, quando gli è stato chiesto di destinare i tecnici ai territori alluvionati, ’che l’emergenza terremoto non era ancora finita’". E dunque i tecnici sono rimasti in Emilia. "La struttura commissariale sta assumendo circa 200 tecnici, per titoli, in queste settimane".

Toccherà a loro dare man forte agli uffici tecnici dei Comuni, in particolare a quelli più piccoli (e di conseguenza sotto organico). Tornando alla questione fondi, il viceministro alle infrastrutture precisa che "sì, è il Governo a mettere i soldi –e come abbiamo visto ora i soldi ci sono –, ma non spetta a lui erogarli. I soldi arrivano dalla struttura commissariale, che li eroga d’intesa con la Regione. E ora la Regione si lamenta, e questo è paradossale. Quindi sì, c’è difficoltà di spesa, ma su questo il Governo non specula. Però il nostro silenzio non va interpretato come un ’le cose ci vanno bene così’".