Museo delle Acque, ecco il progetto

L’Amministrazione ha approvato il definitivo. I lavori partiranno in primavera e dureranno un anno

Museo delle Acque, ecco il progetto

Museo delle Acque, ecco il progetto

Riqualificazione del comparto delle saline: approvato dall’amministrazione il progetto definitivo di ristrutturazione dell’immobile storico. Vicino al centro visite Salina nascerà il Museo del Governo delle Acque. Ora che il progetto definitivo è stato approvato è possibile fissare un cronoprogramma. Entro novembre andrà consegnato il progetto esecutivo e poi partirà la gara per l’affidamento dei lavori. Se tutto andrà secondo il programma, gli interventi inizieranno la prossima primavera e dureranno almeno un anno.

Il museo dovrà ‘dialogare’ con la vicina Torre esagonale e anche ciò che è presente all’interno sarà recuperato, come i motori e le turbine. Il museo, oltre che da questi elementi, sarà costituito da una parte interattiva e da una tradizionale, grazie alle quali sarà spiegato e raccontato al visitatore il circolo delle acque che storicamente ha caratterizzato il comparto saline. Un nuovo tassello, quindi, per far diventare l’oasi naturale un polo di attrazione turistica di maggiore rilievo valorizzando un ambiente unico fatto di flora, fauna ed edifici storici. La rigenerazione dei manufatti esistenti è un obiettivo proposto anche in occasione della ricerca di fondi tramite PNRR. Infatti, il costo complessivo del recupero per la ristrutturazione del Museo del Governo delle Acque, è di 1.750.000 euro, di cui 1.400.000 finanziati proprio Piano nazionale per gli investimenti complementari. Il museo nascerà dall’intervento su un immobile del 1890 che serviva da ‘casello’ e cioè come postazione per la sorveglianza alle vie di accesso alle saline. Successivamente è stato usato come idrovora per regolare le acque interne alla salina. Anche tramite il restauro dei macchinari, e non solo dell’immobile, l’edificio diventerà un luogo culturale che racconterà la storia dell’ecosistema della salina. Il Museo fa dunque parte di un progetto integrato sulla storia di Cervia e del suo legame con l’acqua e l’ambiente naturale.

Insieme alla nuova sede di Cervia Ambiente e alla nascita del Parco urbano si andranno a riqualificare e rigenerare locali già esistenti con tecniche a basso impatto ambientale e nel rispetto dell’ecosistema, favorendo quindi una diversificazione dell’offerta turistica. Rispetto, quindi, per l’eredità del passato e investimenti pubblici nell’ottica della valorizzazione del patrimonio culturale.

Ilaria Bedeschi