"No urbanizzazione alla Ghilana. Valutiamo il ricorso al Tar"

È l’intenzione di Coabi, impresa proprietaria di gran parte dell’area, qualora il Consiglio comunale di Faenza decida di bloccare le edificazioni.

"No urbanizzazione alla Ghilana. Valutiamo il ricorso al Tar"

"No urbanizzazione alla Ghilana. Valutiamo il ricorso al Tar"

L’impresa proprietaria di gran parte dell’area affacciata su via Firenze, la Coabi, paventa un ricorso al Tribunale amministrativo dell’Emilia Romagna qualora il Consiglio comunale blocchi l’urbanizzazione della Ghilana, alle porte di Faenza.

"L’assessore Ortolani ha più volte espresso nelle competenti sedi istituzionali il proprio parere favorevole all’Accordo Operativo ‘Ghilana’ di Faenza – evidenzia l’avvocato della Coabi, Leonardo Colafiglio – da ultimo in giunta comunale con la deliberazione del 25 ottobre 2023, quando, pur molti mesi dopo l’alluvione del maggio precedente, la ‘Ghilana’ aveva avuto l’unanimità di voti favorevoli. L’assessore all’Urbanistica aveva quindi continuato a sostenere l’accordo anche dopo aver effettuato quello che lui stesso chiama “un percorso di conoscenza del rischio idraulico e idrogeologico del territorio e uno studio sulla biodiversità urbana”. Cosa è dunque cambiato negli ultimi giorni, tanto da consigliare l’Amministrazione ad anticipare il ‘no’ del Comune all’edificazione in sede di Comitato Urbanistico di Area Vasta (in programma domani, ndr)? L’amministrazione tiene a far sapere che il Comune non pagherà risarcimenti – puntualizza Colafiglio – in quanto per la Ghilana non c’è un diritto edificatorio acquisito, di conseguenza gli amministratori comunali possono agire come meglio credono, anche contraddicendosi dopo aver fatto spendere ingenti risorse ai privati che hanno creduto nelle loro delibere".

"Al contrario delle affermazioni improvvidamente rilasciate – prosegue l’avvocato – potranno essere impugnati provvedimenti amministrativi viziati da eccesso di potere per manifesta contraddittorietà con precedenti determinazioni amministrative, irragionevolezza, illogicità, violazione dei principi di chiarezza e linearità dell’azione amministrativa. E se tali vizi fossero riscontrati, seguirebbe anche il risarcimento dei danni". Coabi pare intenta a far pesare il danno economico per la mancata urbanizzazione: "Che ne sarà inoltre delle unità immobiliari che sarebbero sorte al posto dei vecchi fabbricati abbattuti? Lo stop ‘causa alluvione’ vale anche per loro? In quel caso l’entità del danno economico lieviterebbe ulteriormente". Nella galassia degli architetti e dei costruttori l’annuncio della volontà del Comune di bloccare il progetto Ghilana fu accolto con la convinzione che Palazzo Manfredi avesse in qualche modo anticipato la questione alla Coabi, lasciando aperta la strada a eventuali trattative. L’impresa fa però sapere che non esiste nulla di tutto questo: "Non si è mai parlato di compensazioni. Siamo al muro contro muro".

Filippo Donati