"Non sparava a tortore da casa". Assolto l’ex cacciatore

Assolto 80enne ex cacciatore di Faenza accusato di aver sparato a una tortora: il giudice ha stabilito che il fatto non sussiste, disponendo il dissequestro delle armi. La vicina che lo aveva denunciato si è basata su prove non conclusive.

Era accusato di avere sparato a una tortora dalla finestra di casa, sulla via Emilia. Fatti che risalgono al 2021 per i quali un 80enne ex cacciatore di Faenza era finito a processo dopo essersi opposto a un decreto penale di condanna. Ieri il giudice Tommaso Paone l’ha assolto, "perché il fatto non sussiste", disponendo il dissequestro delle armi che gli erano state requisite, vale a dire una pistola ed alcuni fucili. A suo carico c’era una contravvenzione prevista dalla legge sulla caccia del 1992, per aver sparato all’indirizzo di avifauna protetta, nella fattispecie tortore dal collare, peraltro in un giorno in cui la caccia non era consentita. La Procura ne chiedeva la condanna.

A denunciarlo era stata la vicina, attivista dell’associazione Ampana, Associazione nazionale protezione animali natura ambiente. I due sono dirimpettai sulla via Emilia, in una zona urbanizzata, ma dove non distante si può praticare l’attività venatoria. Nella denuncia la testimone aveva detto di aver ritrovato, il 18 settembre 2021, una tortora morta che presentava un foro, a suo avviso attribuibile ad un colpo di fucile. La stessa, inoltre, in precedenza avrebbe sentito esplosioni e visto l’anziano vicino sparare e in aula aveva testimoniato di averlo osservato con i propri occhi.

La difesa, con gli avvocati Enrico Ferri e Lorenzo Valgimigli, ha smentito questa ricostruzione, puntando sulla non credibilità della querelante in ragione delle contraddizioni nelle quali sarebbe incorsa ricostruendo i fatti. La stessa, peraltro, si era presentata ai carabinieri portando non l’animale morto, ma una fotografia. Dirimente è stata soprattutto la consulenza difensiva di un veterinario, che ha attribuito il foro sulla tortora non ad un pallino da caccia, ma all’aggressione di un rapace o comunque di un altro predatore. L’anziano, inoltre, non praticava più la caccia da diversi anni. Ciò in ragione del fatto che, a causa di problemi cardiaci, il rinculo del fucile ad ogni sparo avrebbe potuto provocargli problemi seri.

l. p.