Nuovo prato nel Borgotto e lavori nei parchi

Tra i diversi interventi in corso nelle aree alluvionate di Faenza anche il trasferimento del manto erboso, tolto dal ponte delle Grazie

Nuovo prato nel Borgotto e lavori nei parchi

Nuovo prato nel Borgotto e lavori nei parchi

Il manto erboso utilizzato sul ponte delle Grazie per i ‘Giardini di Natale’ è stato trasferito in una zona alluvionata e ieri è stato ultimato lo spostamento del rotoprato utilizzato per l’installazione di Oscar Dominguez, commissionata dal Comune di Faenza. Come si ricorderà, proprio quell’installazione, che doveva avere un valore simbolico per sottolineare quanto il quartiere al di là del fiume nel periodo natalizio non venisse escluso dalle iniziative organizzate per le festività, era però stata maldigerita da alcuni cittadini che vedevano in quell’intervento un orpello inutile e costoso, soprattutto nel periodo post-alluvione. A nulla erano valse le comunicazioni delle istituzioni che assicuravano che il rotoprato utilizzato poi sarebbe andato a finire, dopo l’Epifania, in un’area alluvionata e dunque reimpiegato senza alcuna spesa superflua.

Ora, come da programma, gli operai della ditta incaricata dal Comune hanno smontato il manto erboso dal ponte delle Grazie e iniziato le operazioni di trasferimento nello spicchio di terra tra l’argine del Lamone, via Lama e viale delle Ceramiche, nella zona del Borgotto invasa dall’acqua dopo la rottura dell’argine sinistro del Lamone in due punti. Proprio il terrapieno lungo viale delle Ceramiche, nell’alluvione del 16 maggio, aveva fatto da diga e la piccola area verde, sfogo per i bambini e le famiglie della zona in tempi di normalità, si era trasformata in un pantano. Le operazioni nella piccola area verde di via Lama sono cominciate nei giorni scorsi ma, nel frattempo, il prato si è ingiallito. "Sì – spiegano gli operai al lavoro – ma è normale, visto che sul ponte il manto era appoggiato sull’asfalto. In via Lama è stata eliminata la frazione colloidale depositata dall’alluvione del 16 maggio e, dopo aver dissodato il terreno, questo è stato concimato; quindi è certo che in primavera si trasformerà in un tappeto verde". Nell’area verde, anche quella simbolo di una zona fortemente colpita dal disastro di maggio, è stato inoltre ripristinato il passaggio pedonale dal parco verso l’argine del fiume, compreso il corrimano in legno spazzato via dalla furia dell’acqua. A fine febbraio le operazioni continueranno con semina del prato lungo l’argine e con manutenzione straordinaria delle due panchine, anche quelle danneggiate.

Nel frattempo stanno andando avanti i lavori nelle altre aree verdi della città, nell’ambito dell’intervento finanziato con i fondi del commissario straordinario, circa 500mila euro. Nel parco Azzurro, tra via Testi e via Lesi gli operai, dopo aver eliminato lo strato di fango che si è depositato e con il quale è stato creato un piccolo terrapieno nei pressi del campo da basket, che potrà servire da seduta per i ragazzi che frequentano l’area, si è provveduto a dissodare il terreno e sono stati liberati i passaggi pedonali e le aree con le attrezzature ludiche. A breve si inizierà la semina per il nuovo prato. Nel frattempo, è stato creato anche un passaggio di accesso da via Lesi. Anche in via De Gasperi, altra zona fortemente alluvionata, gli operai sono al lavoro per il ripristino. Altro importante intervento già partito è quello del parco Gatti, alluvionato due volte, il 3 e il 16 maggio scorsi. Qui si è partiti dalla zona di via Pantoli dove l’acqua e il fango avevano travolto diversi alberi e i giochi. Inoltre, per sistemare alcune idrovore, all’indomani delle alluvioni erano state scavate delle buche. In questo momento gli operai stanno provvedendo a eliminare gli alberi che si sono abbattuti al suolo e le attrezzature ludiche sono state spostate per poter livellare il terreno. Poi, dopo la realizzazione di alcuni collegamenti fognari, ci si sposterà in corrispondenza delle vie Ragazzini e via D’Azeglio altra zona del parco Gatti fortemente colpito dalle alluvioni. Nei prossimi giorni si partirà infine dall’Orto Bertoni, nei parchi Cola e Baden Powell.

s.s.