
Sciopero dei sindacati dopo l’incidente in cui è deceduto Francesco D’Alò, che lavorava per una ditta faentina. Il sindaco di Bologna ha scritto al ministro Salvini.
"È il quinto infortunio mortale dall’inizio 2025 in un settore strategico come quello della mobilità autostradale", dice la segretaria nazionale della Fillea Cgil Paola Senesi, che chiede "il coinvolgimento dei ministeri preposti per un intervento strutturale" dopo l’incidente che intorno alle 5.30 di giovedì è costato la vita a Francesco D’Alò, operaio 59enne che lavorava per la ditta 3 S Safety Srl di Faenza, travolto da un furgone in un cantiere sulla tangenziale di Bologna. Anche Filca-Cisl annuncia la costituzione di parte civile quando ci sarà il processo. Mentre i sindacati bolognesi ieri hanno proclamato due ore di sciopero in uscita per tutti i lavoratori dei settori dell’edilizia e della metalmeccanica e hanno organizzato un presidio alle 14.30 alla rotonda in via del Triumvirato in prossimità dell’uscita 4 della tangenziale. "Riteniamo necessario fare tutti gli accertamenti del caso non solo rispetto alla dinamica dell’incidente, ma anche per verificare che siano state applicate tutte le norme in materia di salute e sicurezza, che i lavoratori fossero in regola con i corsi obbligatori e di aggiornamento previsti nel settore e che fossero messi a disposizione degli operai tutti i dispositivi individuali di sicurezza". Questa l’opinione di Alessandro Cambi, Francesca Cocco ed Eleonora Ciullo delle strutture regionali di Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp dell’Emilia-Romagna. I tre sindacati degli atipici hanno organizzato due iniziative di sciopero, a Bologna e a Ravenna, una che si è svolta ieri e una in programma lunedì, "per continuare a denunciare la necessità di maggiore attenzione al tema della salute e sicurezza nel mondo del lavoro". D’Alò, scrivono i sindacati in una nota unitaria, era stato "assunto poco più di un anno fa dalla Asten Arcobaleno, società interinale che gestiva parte del personale del cantiere". Pure il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, interviene sull’ennesimo incidente sul lavoro. "Avevo già preparato una lettera da mandare al ministro Salvini, la stavo per mandare oggi, cambierò l’incipit e chiederò al ministro a questo punto di attivarsi urgentemente perché è l’ennesima morte sulla tangenziale di Bologna. È un incidente gravissimo non è il primo mortale nella nostra tangenziale in autostrada, anche nell’ultimo periodo".