Ora la truffa è servita on line: "Ecco come è possibile difendersi"

Molte apparentemente arrivano da finti operatori di Poste italiane che chiedono dati personali, password e codici: "Questi i trucchi che usano, gli anziani vengono colpiti negli affetti".

Alessandra Mariotti è la responsabile fraud management dell’area centro nord di Poste Italiane e si occupa di un fenomeno, quello appunto delle truffe, soprattutto on line, in continuo aumento.

Mariotti quali sono le tipologie di truffe più diffuse?

"Quelle che utilizzano la tecnologia, dalla mail agli sms, o anche telefonate. Apparentemente arrivano da Poste Italiane, ma prestando attenzione, ci si rende conto che le modalità sono differenti".

Quali sono le richieste più frequenti?

"L’obiettivo è entrare in possesso dei nostri dati bancari, password, codici Otp. Chi ci contatta si spaccia per un operatore di Poste o anche del servizio antifrode di Poste. Ci sono poi messaggi, mail con link che non bisogna mai aprire. L’involucro è ben confezionato, ma non bisogna essere precipitosi, allora si capisce che qualcosa non va".

Cosa ci deve insospettire?

"Mai fidarsi quando vengono chiesti dati personali di qualunque tipo, di recarsi agli sportelli per effettuare bonifici. Anche il tono intimidatorio, l’approccio è sospetto, incalzante, scortese, come se tutto dovesse svolgersi con grande urgenza. Un operatore di Poste, o di un istituto bancario, non si rivolgerebbe mai così a un cliente".

Le fasce d’età più colpite?

"L’80% delle truffe coinvolge la fascia dai 30 ai 50 anni. Con il diffondersi delle truffe che utilizzano i mezzi informatici, l’età si è abbassata".

Le truffe sugli anziani hanno modalità diverse?

"Noi le chiamiamo le truffe ‘degli affetti’. Di solito sono messaggi o telefonate nelle quali si avverte che un figlio, un nipote è in difficoltà, sta male, ha bisogno urgente di denaro. È difficile, ma bisogna stare calmi e, per prima cosa, chiamare i propri familiari e le forze dell’ordine. Denunciare è importante, anche se difficile e le testimonianze di alcuni anziani sull’esperienze che avevano vissuto sono state molto importanti per gli altri".

Negli ultimi anni il fenomeno è aumentato?

"Sì. Ma sono aumentate anche le persone che si sono rese conto che stavano per essere truffate. È accaduto anche che qualcuno arrivasse da noi mentre è ancora al telefono con chi sta cercando di truffarlo, inoltre grazie ai clienti diversi truffatori sono stati individuati. Da due anni Poste Italiane sta portando avanti una campagna informativa e di controllo importante. Abbiamo sviluppato delle piattaforme di monitoraggio importanti. Dal canto loro i truffatori cercano di aggirare i controlli coinvolgendo i diretti interessati, spingendoli ad effettuare le transazioni, i bonifici, in prima persona. Ma noi continuiamo a lavorare contro il fenomeno".

a.cor.