SARA SERVADEI
Cronaca

Pasqua e ponte del 25 aprile: a Ravenna c’è la ripresa (ma non è boom)

Arrivano prenotazioni per monumenti Unesco e visite guidate, ma i numeri sono lontani da quelli del passato. La Diocesi: "Le richieste dall’estero non sono significative. Ci aspettiamo una crescita nei prossimi giorni"

Le code di turisti pre-pandemia per entrare a San Vitale

Le code di turisti pre-pandemia per entrare a San Vitale

Ravenna, 31 marzo 2022 - La Pasqua a metà mese, il ponte del 25 aprile la settimana successiva. Ravenna spera di ripartire da qui, dal calendario favorevole, per iniziare a recuperare quel turismo primaverile che abbiamo perso negli ultimi due anni: tra il lockdown del 2021 e le restrizioni a colori del 2021, questo si presenta come il primo anno senza le regole della pandemia a mettere ostacoli sul percorso.

Tra i monumenti per ora non c’è il tutto esaurito, ma una timida ripresa si vede: "La principale novità è che dal 1 aprile potranno ricominciare le gite scolastiche – dicono dalla Diocesi, che gestisce molti tra i principali monumenti cittadini –. Questo è l’avvenimento più importante, e già sono arrivate prenotazioni dalle scuole. Anche il venir meno dell’obbligo di Green pass per l’accesso ai monumenti faciliterà le visite. Le prenotazioni dall’estero, invece, non sono significative. Vedremo poi man mano che la Pasqua si avvicina se arriveranno molte prenotazioni. Per ora noi mettiamo in conto molte gite e molti gruppi". Certo, occorre scordarsi la ‘normalità’ di tre anni fa: "Allora era tutto diverso – aggiungono dalla Diocesi –. La guerra ha tirato un ulteriore freno al turismo dall’est. Ma questo è anche un settore dove basta un momento di apertura e serenità per ripartire". Il clima risente dell’incertezza generale, ma tutti dicono che qualcosa si sta muovendo.

Quel qualcosa sono anche i piccoli gruppi di amici e parenti, oggi più presenti che in passato: "Ci sono molti piccoli gruppi di 8, 10 o 12 persone che si sono sostituiti ai grandi gruppi coi pullman a cui eravamo abituati – spiega Sergio Fioravanti, direttore di RavennAntica che gestisce siti quali la Basilica di Classe, l’Antico Porto, il museo Nazionale, la Domus dei tappeti di pietra, Classis e altri –. Viaggiano con mezzi propri o pulmini, sono gruppi allargati di amici e famigliari". Fioravanti dice che si vede un cambio di passo: " Eravamo abituati al turismo di prossimità, ora invece cominciamo a ricevere richieste da fuori regione o anche da zone lontane d’Italia. Certo, non è come nel periodo pre pandemia, ma c’è comunque una situazione che, rispetto agli ultimi due anni, è sicuramente un’evoluzione positiva che ci darà modo di tornare ai numeri del 2019 nel medio periodo. Ovviamente per noi è la Basilica di Classe il monumento con la maggiore attrattività, ma lo stesso trend lo vediamo anche nella Domus. Per Classis ci sono molte richieste, ne siamo contenti, anche se il suo lancio è stato penalizzato dalla pandemia che è arrivata quando non era ancora così radicato sul mercato turistico".

La tendenza delle persone a viaggiare in gruppetti l’hanno notata anche le guide turistiche: "La gente ha paura dei gruppi grandi, preferisce quelli piccoli – dice anche Dorothea Weideman della cooperativa Il Papavero –. Per il resto la Pasqua per ora non sembra molto scintillante, va meglio il 25 aprile. Noi ormai però non ci aspettiamo più niente, siamo stati talmente tanto bastonati dalla pandemia che ringraziamo per ogni gruppo. Certo, la situazione può ancora migliorare".

La guida Mauro Marino invece a Pasqua è impegnato tra Ravenna, Ferrara e Rimini: "Dal giovedì prima di Pasqua al martedì successivo ho l’agenda piena, e ci sono tanti gruppi che rimangono per 2/3 giorni. È aumentato il turismo individuale: gruppetti di alcuni amici e alcune famiglie che chiedono il servizio guida, mentre prima della pandemia lavoravo quasi esclusivamente con gruppi organizzati da agenzie e molto più numerosi. È un bel risvolto, e sto ricevendo richieste già anche per l’autunno".