Per Ravenna in due giornate è cambiato tutto. In meglio

L'OraSì mostra un attacco eccezionale e una vittoria decisiva contro Padova, avvicinandosi alla salvezza diretta. Nikolic e i giovani talenti brillano, garantendo un futuro più roseo per la squadra.

Per Ravenna in due giornate è cambiato  tutto. In meglio

Per Ravenna in due giornate è cambiato tutto. In meglio

Parafrasando una recente canzone di Achille Lauro, si potrebbe parlare di OraSì panna e champagne, in merito alla squadra vista in campo mercoledì sera contro Padova. Attacco a scollinare quota 100, con percentuali da oltre l’arco a tratti fantascientifiche e mai viste, a queste latitudini, almeno a memoria recente. Una squadra che, nel momento decisivo della stagione, ha risposto presente e si è fatta trovare pronta, vincendo le due partite più importanti con Ozzano e Padova che le dovrebbero garantire, salvo colpi di scena clamorosi, la salvezza diretta. L’occhio forse l’ha strizzato anche una dea bendata che ha favorito il reintegro di Mitja Nikolic, accantonato per fare posto a Karlo Uljarevic, attualmente ai box per un problema alla caviglia e grande protagonista di queste due partite, dimostrando una serietà ed una professionalità fuori dalla norma.

Contro Padova è andata in scena una recita praticamente perfetta dei giallorossi, basti pensare che all’intervallo Bedetti e compagni viaggiavano sul +20 con un incredibile 11/12 da tre punti. Il resto è stata pura accademia, con la possibilità per coach Massimo Bernardi di dare spazio ai suoi baby ed ottenere risposte positive, come testimoniato dai 7 punti di Galletti e dai 5 di Brunetto. Adesso lo scenario per l’OraSì è molto più roseo: i giallorossi sono a quota 26 punti in compagnia di Lumezzane e Chieti (penalizzata ufficialmente di altri tre punti), con cui gli scontri diretti sono sfavorevoli, ma vantano un +4 e soprattutto un 2-0 negli scontri diretti con la Virtus Padova che occupa il primo posto playout. A quattro giornate dalla fine dovrebbe essere un margine di sicurezza tale da garantire ai giovani giallorossi una certa tranquillità. Se così sarà si chiuderà una stagione travagliata ma che ha dato buoni spunti e poi si inizierà a pianificare, con calma, la prossima per vedere se ci sarà margine per qualche ambizione in più.