Piazza Caduti, sosta selvaggia. Tper: "Le auto causano ritardi ai bus. Costretti a cambiare la fermata"

Gli autobus spesso non riescono a fare manovra a causa delle vetture in diveto. "Le multe non bastano"

Piazza Caduti, sosta selvaggia. Tper: "Le auto causano ritardi ai bus. Costretti a cambiare la fermata"

Piazza Caduti, sosta selvaggia. Tper: "Le auto causano ritardi ai bus. Costretti a cambiare la fermata"

Giovedì scorso la corsa del bus della Tper da Ravenna per Massa Lombarda (e poi Bologna) è partita con 50 minuti di ritardo. E non è un caso isolato, spiegano da Gamberini che gestisce la tratta per conto di Tper, "perché i ritardi sono pressoché quotidiani. Tanto che è in corso l’iter della società per cambiare la fermata e spostare il capolinea da piazza Caduti. Con bus di 15 metri e le auto parcheggiate ovunque i nostri autisti non riescono a fare la manovra". La scena, quindi, si ripete spesso. Il bus fermo che non riesce fare la curva in piazza Caduti davanti al bar e alla sede della Provincia. Il clacson che suona, la gente fa capannello e aspetta di vedere il colpevole spostare, più o meno velocemente, l’auto. Ma non sempre il suono del clacson smuove l’automobilista indisciplinato e dopo 40 minuti, con il blocco totale della circolazione per tutta via De Gasperi, arriva il carro attrezzi che si porta via l’auto e il bus può passare. Lentamente la fila si dissolve ma quel che resta è il problema: la rotonda di piazza Caduti è di fatto un parcheggio sia ai lati (dove c’è il divieto ma le auto, salvo casi eccezionali, non bloccano il traffico) sia in testa (dove c’è il divieto e le auto rischiano di bloccare il traffico). La situazione è più o meno costante per tutta la giornata e peggiora nelle ore di punta quando le auto parcheggiate aumentano e per gli autisti dei bus diventa una gara riuscire a passare tra il cordolo del giardinetto centrale e le auto parcheggiate dove non dovrebbero essere. La polizia municipale di Ravenna conferma: "è un punto nevralgico della città perché consente agli automobilisti di arrivare a un passo dalla Ztl – spiega il comandante della Municipale Andrea Giacomini – e spesso sanzioniamo comportamenti scorretti da parte degli automobilisti. Gli agenti presidiano la zona in entrata e uscita dalla Guido Novello ma servirebbe una pattuglia ferma tutto il giorno per indurre a non parcheggiare dove è vietato. Noi il fenomeno lo possiamo solo arginare ed elevare contravvenzioni da 27 euro, se pagate entro 5 giorni, che non sono sufficienti a scoraggiare chi vuole infrangere il divieto e chi si colloca nella zona carico e scarico merci. Quel che servirebbe è un intervento strutturale, legato alla mobilità e al traffico che però non è di nostra competenza". Ma un’idea il comandante dei vigili urbani ce l’ha. "Il problema è che quando noi interveniamo vuol dire che la gestione della mobilità ha qualche problema e allora, ma parlo a titolo personale, si tratta di ridurre al massimo le ragioni per le quali si parcheggia dove non si deve, intralciando il traffico". Le strade potrebbero essere due: o si arretra la Ztl rispetto all’attuale varco di via Guaccimanni, o si elimina il varco Ztl dando la possibilità di parcheggiare il Largo Firenze; oppure si potenzia il parcheggio di via De Gasperi dove ci sarebbe lo spazio per una struttura multipiano o una interrata.

Giorgio Costa