"Pomodorini a scuola, nessuna tossina batterica"

Tranquillizzano i risultati delle prime analisi sul prodotto poi ritirato. A Faenza sono stati venti gli alunni con nausea e vomito.

"Pomodorini a scuola, nessuna tossina batterica"

"Pomodorini a scuola, nessuna tossina batterica"

Nessuna tossina di origine batterica e valori nella norma riferiti ad altri possibili contaminanti chimici quali rame e altri metalli, zolfo, istamina e prodotti fitosanitari. Sono questi i primi risultati delle analisi condotte all’Istituto zooprofilattico della Lombardia ed Emilia Romagna e al laboratorio Arpae di Ferrara sulla partita di pomodorini ciliegino oggetto di segnalazioni di episodi di tossinfezione alimentare registrati una settimana fa in alcune scuole primarie della regione Emilia-Romagna partecipanti al programma ministeriale ‘Frutta e verdura nelle scuole’, nato per far apprezzare la frutta e la verdura ai più piccoli.

A Faenza, in particolare, erano stati venti i bambini che avevano manifestato nausea e vomito dopo avere mangiato pomodorini in una scuola primaria della città. Per loro non era stato necessario il ricovero in ospedale come invece accaduto per altri alunni di istituti di Forlì e Cesena. Altri casi si erano verificati in Emilia con 132 studenti e sette insegnanti con sintomi a Modena. Proprio da Modena sono partiti i primi controlli con tanto di campionamento dei pomodorini, subito dopo la immediata sospensione della somministrazione del prodotto.

I campioni sono stati consegnati all’Istituto zooprofilattico della Lombardia ed Emilia Romagna e al laboratorio Arpae di Ferrara per la effettuazione di un ampio spettro di ricerche. "Dai risultati delle analisi di laboratorio – si legge in una nota dell’Ausl di Modena – è emerso che nei pomodori non erano presenti tossine di origine batterica, inoltre sono risultati nella norma i valori riferiti ad altri possibili contaminanti chimici quali rame ed altri metalli, zolfo, istamina e prodotti fitosanitari. Sono in corso altre analisi finalizzate alla ricerca di sostanze naturalmente presenti nelle piante e nei frutti di pomodoro che potrebbero essere correlate agli episodi che si sono verificati".

I dovuti controlli sono stati effettuati anche nel Ravennate ma intanto i primi risultati delle analisi attenuano il panico esploso una settimana fa alle prime segnalazioni di malesseri tra i piccoli studenti delle primarie dopo il consumo di pomodorini. A cui aveva fatto seguito l’ordine da parte della direttrice del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl Romagna, Raffaella Angelini, dell’immediata sospensione della distribuzione del prodotto fino alla conclusione degli accertamenti cui aveva fatto seguito la decisione del Ministero di ‘congelare’ momentaneamente il progetto ‘Frutta e verdura nelle scuole’.