Ponte degradato, stop ai camion. Doveva essere rifatto nel 2021

Da venerdì scorso i mezzi oltre le 20 tonnellate non possono più passare sulla struttura in via Cella. L’assessore Del Conte: "L’intervento poteva essere posticipato, è in corso la progettazione".

Ponte degradato, stop ai camion. Doveva essere rifatto nel 2021

Il ponte di via Cella sul Ronco, a Madonna dell’Albero (foto Corelli)

Se il ponte di via Cella a Madonna dell’Albero fosse un paziente, si potrebbe dire che non sta benissimo. E che alla sua età e con i suoi acciacchi è meglio se evita gli sforzi, almeno fino alla cura: il rifacimento atteso da anni. Intanto venerdì scorso il Comune con un’ordinanza ha disposto il divieto di transito per i veicoli di massa a pieno carico superiore a 20 tonnellate su via Cella, tra l’intersezione con via Ravegnana e quella con via Cinquantasei Martiri, "a causa – si legge nel documento – dello stato di degrado riscontrato per ciò che riguarda le strutture del ponte di attraversamento del fiume Ronco". Il provvedimento, già in vigore, cesserà "fino al ripristino delle normali condizioni di sicurezza per la circolazione". Vale a dire finché il ponte non verrà rifatto.

Il Comune monitora a cadenza regolare i ponti del territorio e quello di via Cella è sotto la lente da tempo. Tant’è che da anni si parla di progetti per il suo rifacimento. Nel 2018 il cantiere era previsto per il 2021 e il piano degli investimenti del Comune prevedeva 200mila euro, stanziati già per il 2019, per la progettazione della nuova struttura. Il cantiere però al momento non è all’orizzonte e la progettazione è in corso ora, secondo quanto riferisce l’assessore ai Lavori pubblici Federica Del Conte: "Il ponte è monitorato. L’intervento poteva essere posticipato. È in corso la progettazione, che deve tenere conto anche delle prescrizioni dell’agenzia regionale". Andranno analizzate le portate delle piene del fiume, specialmente dopo l’alluvione del maggio 2023.

Sei anni fa si preventivava un costo di 1,7 milioni per il cantiere, ma è probabile che questa cifra non basterà, considerati i rincari generali sopraggiunti da allora. Un aspetto di cui si parlava già allora e che non potrà non essere preso in considerazione riguarda le dimensioni dell’impalcato: negli anni il ponte di via Cella è stato più volte criticato dei residenti per la sua scarsa larghezza, con i pedoni stretti tra le auto e il guard rail. Oggi, con una maggiore attenzione verso la mobilità dolce rispetto a quanto avveniva in passato, realizzare un nuovo ponte senza una corsia ciclopedonale apparirebbe fuori dal tempo.

La progettazione del cantiere, infine, dovrà tenere conto anche degli inevitabili disagi al traffico per i numerosi utenti che tutti i giorni sono soliti attraversare quel ponte.

Sara Servadei