"Potrà attrarre nuovi insediamenti"

Ravenna diventerà la capitale italiana dell'energia grazie ai giacimenti di gas metano, alla posizione strategica, al porto, alla cultura di impresa e alla decarbonizzazione. Il progetto Eni-Snam creerà un hub di decarbonizzazione con costi competitivi e tempi brevi.

Oltre alla presenza dei giacimenti di gas metano di Eni e la riconversione di quelli che progressivamente arriveranno a esaurimento per lo stoccaggio della CO2, gli altri elementi attrattivi di Ravenna che la porteranno a essere nuovamente la capitale italiana dell’energia sono la posizione strategica, il porto, la cultura di impresa e la presenza di realtà manifatturiere industriali che hanno la necessità di decarbonizzare le loro attività. Queste condizioni favoriscono lo sviluppo di progetti di cattura e stoccaggio della Co2 da realizzare con costi competitivi e in tempi brevi. Infatti, il progetto Eni-Snam rappresenta un’opportunità unica per creare un hub di decarbonizzazione per l’Italia con costi più bassi per le sue industrie.

Lo studio Ambrosetti sottolinea che "la cattura e lo stoccaggio della Co2 è una tecnologia sicura, competitiva dal punto di vista dei costi, matura con oltre 60 progetti attivi o in fase di sviluppo in Europa e in diversi Paesi (Usa, Inghilterra, Canada, Australia)". Non solo, come spiega Stefano Venier, Ceo di Snam, attorno al progetto di Ravenna si svilupperà un’infrastruttura potenzialmente in grado di attrarre anche nuovi insediamenti sul territorio italiano" e "di sostenere – commenta Valerio De Molli, Managing Partner e Ceo di The European House Ambrosetti - la competitività di settori industriali che complessivamente, tra impatto diretto, indiretto e indotto, generano 62,5 miliardi di euro di valore aggiunto (pari al 3,2% del Pil italiano) con circa 1,27 milioni di posti di lavoro (pari al 5,6% dell’occupazione italiana). La diffusione della cattura e stoccaggio della Co2 favorirà la creazione di una catena del valore che consentirà di generare 1,55 miliardi di euro di valore aggiunto e 17mila posti di lavoro al 2050".