
Le rondinelle sono gravate dai debiti e destinate al fallimento societario. In quel caso verrebbe ripescata la squadra di mister Marchionni.
Il Ravenna potrebbe davvero essere ripescato in serie C. Manca l’ufficialità (che arriverà solo giovedì 26), ma le possibilità sono davvero concrete. L’ipotesi si è concretizzata nelle ultime ore, quando cioè il Brescia – retrocesso sul campo dalla serie B alla C – ha deciso comunque di presentare l’iscrizione al campionato di serie C pur se oberato di debiti. Si tratta di un ‘tecnicismo’, che però sposta la sostanza delle cose. La differenza infatti è come dal giorno alla notte. Fino all’altro giorno la situazione era agli antipodi.
Il Brescia, schiacciato da debiti pregressi, sapeva in partenza di non avere le risorse per mettersi in regola. Il destino del club del presidente Cellino era infatti segnato da settimane. Lo stesso n.1 delle rondinelle aveva ampiamente fatto intendere di non avere risorse per coprire i debiti e per garantire un futuro alla squadra. Il fallimento, insomma, è scontato, con la conseguenza della scomparsa del glorioso sodalizio bresciano dal calcio professionistico. Un po’ quello che è successo nel 2001 anche al Ravenna, retrocesso dalla B alla C, fallito dal punto di vista ‘contabile’, e costretto a riprendere dal campionato dilettantistico regionale di Eccellenza. Che poi il Brescia abbia parallelamente attivato un ‘piano B’ per neutralizzare la caduta agli inferi (‘fusione’ con la Feralpisalò di serie C), è un altro discorso. Quello che interessa al Ravenna è invece un’altra dinamica.
Se il Brescia avesse lasciato le cose come stavano (ovvero non avesse presentato la domanda, a questo punto inutile, di iscrizione), a beneficiarne sarebbe stato il Caldiero Terme, club scaligero retrocesso dalla C alla D, primo ‘avente diritto’ nella graduatoria delle riammissioni. Presentando invece la domanda di iscrizione (che verrà bocciata dalla Commissione di vigilanza della Federcalcio perché priva dei requisiti richiesti), il Brescia ha attivato un meccanismo differente. Le norme stabilite dalla stessa Federcalcio, prevedono infatti che, se la domanda di iscrizione di un club viene bocciata, a beneficiare del ripescaggio sarà una squadra compresa in una graduatoria differente. Proprio in questa classifica, il Ravenna (grazie al successo della Coppa Italia di serie D e dei playoff) è al 2° posto, ma è diventata la ‘prima avente diritto’, perché la ‘capolista’ Inter U23 ha già usufruito della bocciatura della Spal per l’inserimento nell’organico della serie C. Di fatto, il club estense del presidente Tacopina, ha attivato la stessa procedura del Brescia: pur sapendo di non avere mezzi e risorse per coprire il ‘buco’ finanziario, ha comunque presentato una iscrizione ‘purchessia’.
Roberto Romin