Rigassificatore, per l’aumento dei rimorchiatori un incremento di costi da 16,8 a 30,1 milioni

Ieri si è tenuta una riunione in Capitaneria di Porto. Saranno necessari quattro mezzi in più

Rigassificatore, per l’aumento dei rimorchiatori un incremento di costi da 16,8 a 30,1 milioni

Rigassificatore, per l’aumento dei rimorchiatori un incremento di costi da 16,8 a 30,1 milioni

L’aumento dei costi per il servizio di rimorchio dovuto ai quattro mezzi in più necessari per gestire l’attività del rigassificatore in costruzione al largo di Punta Marina è stato al centro dell’attenzione nella riunione di ieri in Capitaneria di porto a Ravenna. Presenti l’Autorità portuale e le associazioni di categoria di armatori, agenti marittimi, terminalisti e utenti del porto. Sul tavolo lo studio messo a punto dagli uffici del comandante Michele Maltese che stima un incremento da 16,8 a 30,1 milioni con un rialzo fino al 14% per l’ormeggio e il disormeggio dell’unità rigassificatrice e della nave metaniera. Il 13 febbraio si valuteranno le proposte e dovrebbe essere presa una decisione definiva. Questa la situazione oggi e prima e dopo il completamento della diga protettiva frangiflutti, per la cui realizzazione occorrono 18 mesi: attualmente la società Sers arma 5 rimorchiatori di prima linea e 2 di seconda (per eventuali emergenze) con 16 equipaggi; prima della costruzione della diga frangiflutti ne occorrerebbero 10 di prima linea e 4 di seconda con 34 equipaggi; dopo la diga frangiflutti, 9 di prima linea e 2 di seconda, 28 gli equipaggi. La Capitaneria ritiene che "l’organizzazione attuale del servizio di rimorchio portuale sia efficiente e sufficiente per garantire l’operatività dei traffici marittimi del porto di Ravenna, per cui non sussisterebbero i presupposti per la rimodulazione del servizio".

Quello che ritiene rilevante è appunto l’entrata in funzione del rigassificatore. Ipotizza, quindi, una suddivisione in due momenti dell’organizzazione del servizio, con tariffe diverse per il porto commerciale e le metaniere. I tempi stringono e la gara d’appalto dovrà essere messa a punto in tempi brevi, visto che la nave BW Singapore arriverà a Punta Marina a fine 2024 e l’impianto inizierà la sua attività commerciale nel corso del 2025. Ma le osservazioni di terminalisti e utenti sembrano già chiare: i maggiori costi del servizio di rimorchio non devono ricadere sul porto commerciale. Anzi, si potrebbe concordare che i nuovi mezzi, quando possibile, siano usati per il traffico delle merci senza ulteriori aggravi.

A questo proposito può servire l’esperienza del rigassificatore di Piombino: i rimorchiatori aggiuntivi sono stati acquistati da Snam e oltre a servire per le gasiere in arrivo sono a disposizione del porto.

m.v.