Rogo ambulanza veterinaria. La solidarietà dell’Ordine

Si guarda all’evento accidentale anche se non è escluso il dolo. Proseguono le verifiche di carabinieri e vigili del fuoco.

Rogo ambulanza veterinaria. La solidarietà dell’Ordine

Rogo ambulanza veterinaria. La solidarietà dell’Ordine

Dottoressa Alessandra Valeriani, dal 2020 presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Ravenna. Che valutazione è possibile fare, al momento, di quanto accaduto a Russi?

"Come Ordine professionale esprimiamo solidarietà e vicinanza ai colleghi della clinica veterinaria di Russi in merito al grave episodio avvenuto durante la notte di sabato".

Vi siete fatti un’idea di quello che potrebbe essere accaduto?

"L’ipotesi al momento più probabile è quella di un incendio doloso, ma ci sono le indagini in corso. Posso dire che confidiamo nell’attività investigativa delle forze dell’ordine e nella collaborazione di tutti, cittadini e istituzioni, al fine di isolare chi, attraverso la violenza, tenta di intimidire e minacciare i medici veterinari impegnati nello svolgimento del proprio dovere al servizio della collettività".

Le risultano altri episodi simili nel Ravennate?

"No, il discorso è più generale".

In quali situazioni lei e i suoi colleghi potete subire minacce e intimidazioni?

"Tra tutti è più a rischio chi effettua controlli negli allevamenti ed è impegnato nella filiera alimentare. Non più tardi di 15 giorni fa a un collega di Ragusa è stata incendiata l’automobile".

Come stanno le cose nel nostro territorio?

"Per fortuna non abbiamo notizia di situazioni analoghe. Posso dirle, avendoci lavorato una ventina d’anni, che mi sono capitate situazioni spiacevoli nel Servizio di guardia medica veterinaria. Non ci sono mai state aggressioni fisiche, ne abbiamo avute invece di verbali. Nelle situazioni più preoccupanti abbiamo chiamato le forze dell’ordine. C’è un altro aspetto da rilevare".

Quale?

"Che questa professione viene svolta in maggior parte da donne. A livello nazionale le iscritte sono circa il 70% del totale. Un tempo era una professione prettamente maschile".

Alle istituzioni chiedete ’azioni concrete’: a cosa fa riferimento?

"Chiediamo che si indaghi in fretta, cosa che le forze dell’ordine stanno già facendo, per accertare le responsabilità".