Sant’Agata, un paese di musicisti

Sant’Agata sul Santerno, terzo comune più piccolo della provincia di Ravenna per numero di abitanti (poco meno di 3 mila)...

Sant’Agata sul Santerno, terzo comune più piccolo della provincia di Ravenna per numero di abitanti (poco meno di 3 mila) e il più piccolo in quanto a superficie, vanta una vita musicale di tutto rispetto. Nati o comunque legati a Sant’Agata si contano infatti ben 77 “artisti”, elencati uno per uno nel libro ’Novecento musicale santagatese’ a firma di Giovanni Baldini, Armanda Capucci e Decio Testi (Edizioni Stear, Ravenna). Impossibile ricordarli tutti e pertanto accenneremo soltanto ad alcune figure particolarmente significative, come Lauro Minzoni, classe 1939, sassofonista, che gli autori del libro definiscono "uno dei migliori talenti che Sant’Agata abbia espresso". Con il suo complesso, che facendo il verso al mitico Bill Haley chiamò ‘Lauro and his Comets’, si esibì in Italia e all’estero. Negli anni Sessanta, con il nome ’I Laurels’, il complesso fece la sua apparizione anche in alcuni film di Totò (’Totò di notte n.1’, ad esempio) con uno scatenato twist. Un’altra figura di rilievo è Custode Marcucci (1864-1951), detto Urlòn, “liutaio analfabeta, taciturno” del quale si conoscono una sessantina di strumenti usciti dalle sue abili mani. Un suo violoncello era conservato nella ’Kolstein Music di New York e un contrabbasso è di proprietà di Giuseppe Ettorre, primo contrabbasso dell’Orchestra e della Filarmonica della Scala. Altra eccellenza santagatese è Remigio Lanzoni, violoncellista professionista ad Alessandria d’Egitto, che sposò Livia Ricci Curbastro, figlia del famoso matematico lughese. I Lanzoni furono una vera ’dinasty musicale’ che gli autori di questo saggio ricostruiscono fin dalle sue curiose origini. Si racconta infatti che una volta un cliente saldò con un violoncello il conto del pane a un Lanzoni fornaio e da quel giorno la musica entrò in famiglia. Non mancano le figure femminili. Angela Penazzi (1924-1997) vinse nel 1955 la gara canora di Castrocaro, precursore del famoso ’Concorso per voci nuove’ e il soprano Giordana Martoni la cui voce "chiara e potente" meritò gli elogi di Beniamino Gigli.

Franco Gàbici