REDAZIONE RAVENNA

Scaffali vuoti nei supermercati, assalto a pane, acqua e latticini

Scaffali vuoti nei supermercati, assalto a pane, acqua e latticini

Scaffali vuoti nei supermercati, assalto a pane, acqua e latticini

Prosegue l’assalto ai supermercati da parte dei faentini, da giorni in stato d’allarme per il timore di non riuscire a rifornirsi di alimenti. Alla Coop Borgo da alcuni giorni la pasta, la frutta e la verdura finiscono esaurite o quasi già verso metà mattinata: "e questo nonostante siano attivi tutti i canali di rifornimento da Bologna, Rimini e dalle altre città", spiegano i dirigenti. "Ma la richiesta è fortissima, senza precedenti". Prese d’assalto anche le confezioni di acqua minerale: una tendenza, comune pure nei supermercati del centro storico e delle parti limitrofe, dettata dal timore dei cittadini che possa interrompersi la fornitura dagli acquedotti, o che l’acqua dei rubinetti risulti non più potabile, come accaduto a Castel Bolognese nel pieno dell’emergenza. Dei cittadini hanno del resto segnalato come da alcuni rubinetti scorresse non un rivolo d’acqua ma di fango: in almeno qualche caso si è trattato tuttavia non di un’infiltrazione dell’alluvione nell’acquedotto, bensì semplicemente della sua intromissione nei rubinetti esterni, che dopo aver espulso il fango sono tornati a far scorrere acqua. Da segnalare anche il boom di richieste di attrezzature per fare fronte all’alluvione, come pompe domestiche, idropulitrici, stivali e altro vestiario: anche in questo caso i negozi, esaurite le scorte, hanno dovuto dovuto attivare tutti canali di rifornimento. Ad aver invece contribuito agli acquisti in massa di scorte alimentari è anche il fatto che molti locali – la gran parte di quelli in corso Saffi e corso Garibaldi, oltre che del Borgo – sono tuttora chiusi al pubblico per via dei lavori di rimozione del fango.

Stessa situazione a Ravenna città, dove gli scaffali sono drammaticamente vuoti. Alla Conad di vicolo Tacchini, centro Le fontane, ad esempio, ieri mattina la farina scarseggiava, così pasta e derivati del pane, come grissini e crackers. A Russi c’è chi si sarebbe azzuffato per un litro di latte.

Filippo Donati