
Scritte sui muri di Faenza "Simile ad ‘Allah’ in arabo"
È una sorta di geroglifico di colore blu, viola, verde o bianco che nelle ultime settimane è comparso in numerosi punti di Faenza. Secondo gli agenti della Polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina, che stanno raccogliendo informazioni in merito, sarebbe simile alla scritta in arabo che significa ‘Allah’. Il geroglifico è stato notato in via Laghi, per esempio sul vetro di un’edicola da tempo chiusa, e su uno di quei contenitori della Caritas che servono per la donazione dei vestiti poche centinaia di metri più avanti. È stato inoltre avvistato dai residenti di via XX settembre, su un muro ripitturato di recente. Non è sfuggito nemmeno ai residenti di via Naviglio in quanto presente su un parcometro posto all’incrocio con via Tomba. E ancora in piazza San Domenico, letteralmente tappezzata. Ce n’è infatti uno in ogni panchina, uno in ogni rastrelliera, e persino nella facciata della chiesa di San Domenico dove se ne contano ben tre, di dimensione rilevante. Non mancano inoltre segni di imbrattamenti dello stesso genere, presumibilmente realizzati con una bomboletta spray, nel tratto finale di corso Garibaldi, in particolare nei muri vicino al supermercato che ha recentemente riaperto dopo l’alluvione. La lista degli ‘avvistamenti’ potrebbe addirittura essere più lunga perchè notarli non è per nulla difficile, considerata la massiccia presenza.
In ogni caso tali graffiti non sono comparsi tutti nel corso della notte scorsa anche se l’origine sarebbe comunque recente.
Sull’episodio l’assessore alla Sicurezza e alle Aree verdi del Comune di Faenza, Massimo Bosi, dichiara di aver segnalato lui la questione alla Polizia locale della Romagna Faentina: "Per la parte pubblica ho provveduto a segnalare io al comando, per la parte privata invece non ci risultano denunce. Ora probabilmente procederemo con l’acquisizione dei filmati di videosorveglianza del sistema cittadino anche se con l’alluvione l’impianto ha subìto alcuni danni e, nonostante il ripristino in somma urgenza, non tutte le telecamere sono oggi perfettamente funzionanti".