"Scuola, l’organico è insufficiente Così tornano le classi pollaio"

Tommasoni (Uil): "Rischiano anche gli istituti più piccoli nelle frazioni della provincia". Valzer dei presidi: ecco il giro di giostra dei dirigenti con conferme, arrivi e trasferimenti

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Come ogni anno nel periodo estivo prende il via il giro di giostra dei dirigenti scolastici con conferme, arrivi e trasferimenti di chi, a fine contratto, può chiedere di cambiare incarico o meno. Allo stesso tempo rimangono forti le preoccupazioni per l’avvio del prossimo anno scolastico con previsioni tutt’altro che incoraggianti, tra organici inadeguati e classi superaffollate.

Sul versante dei dirigenti scolatici nuovi arrivi all’istituto comprensivo di San Pietro in Vincoli, dove la dirigente è Pierangela Izzi, proveniente dall’ic di Santa Sofia in provincia di Forlì, Salvatore Metrangolo dall’Olivetti Callegari di Ravenna si sposta all’ic del Mare a Marina di Ravenna, mentre Mauro Tatti arriva all’istituto comprensivo Pascoli di Riolo Terme dall’ic Castiglione Cam. San Benedetto di Castiglione dei Pepoli in provincia di Bologna. E ancora Marilisa Ficara dall’ic di Borgo Tossignano (Bologna) arriva all’ic San Biagio di Ravenna, Raffaela Andolfi passa dall’ic intercomunale Ravenna Cervia all’ic Faenza San Rocco di Faenza e infine Floriana Bottiglia dall’ic Luigi Battaglia di Fusignano viene trasferita all’ic Ricci Muratori di Ravenna. Per quanto riguarda gli spostamenti da regione a regione, tre gli arrivi dal Veneto: Cristina Ambrogetti arriva all’ic intercomunale Ravenna Cervia al posto di Raffaela Andolfi, Barbara Calcagno arriva all’ic di Cervia e Stefano Rotondi all’alberghiero Artusi di Riolo Terme.

Sul ritorno a scuola, in questi giorni di nomine per le immissioni in ruolo alla primaria, i sindacati sono tutt’altro che tranquilli, a partire da Fabio Tommasoni della Uil scuola. "L’organico – assicura – con i numeri attuali non è sufficiente a tutti i livelli, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria e non riuscirà a coprire le necessità. Si riproporranno dunque le classi super affollate degli anni scorsi, con 25, 26, 27 e oltre studenti appunto per classe". E poi c’è la questione dei contagi che potrebbe rendere necessario introdurre nuove restrizioni, le stesse che erano state allentate lo scorso anno. "Al momento non abbiamo indicazioni – prosegue Tommasoni – ma sarà necessario tenere in sicurezza gli studenti, accogliere quelli che verranno da zone di guerra. Solo per fare alcuni esempi. Ma la mancanza di un organico adeguato metterà in seria difficoltà gli insegnanti e tutto il personale scolastico. I docenti continueranno a lavorare con impegno anche se lasciati soli dal loro datore di lavoro che è il Ministero, a discapito ovviamente della qualità dell’istruzione". Tommasoni ricorda poi i sistemi di reclutamento, li definisce "sbagliati".

Poi conclude: "Non tutti i docenti che hanno superato il concorso verranno assunti e la mancanza di personale comporterà, tra le altre cose, la possibile scomparsa delle scuole di prossimità, quelle cioè nei paesini, nelle frazioni. Riducendo il personale si tende ad accorpare, quindi le scuole più piccole verranno chiuse con grandi disagi per intere comunità. E non è un problema solo di docenti, ma anche di personale Ata e di collaboratori scolastici".

a.cor.