Scuola provvisoria, accantonati 250mila euro

Serviranno per moduli prefabbricati dove saranno ospitati i bimbi della materna di S. Martino in Gattara, inagibile dopo il terremoto di settembre

Scuola provvisoria, accantonati 250mila euro

Scuola provvisoria, accantonati 250mila euro

È stato approvato alcuni giorni fa dalla Giunta di Brisighella l’intervento che consentirà la realizzazione a San Martino in Gattara di una nuova struttura provvisoria prefabbricata, destinata a svolgere le funzioni di scuola per l’infanzia, in cui potranno fare attività i bambini che fino a tre mesi fa frequentavano la scuola poi dichiarata inagibile a seguito del terremoto del 18 settembre scorso. Il sisma, con epicentro fra Marradi e Tredozio, causò i danni maggiori proprio in quest’ultimo comune parte della provincia di Forlì-Cesena, provocando però danni a macchia di leopardo anche a Brisighella, Castrocaro, Predappio, Modigliana e Rocca San Casciano, dove il Governo ha infatti proclamato lo stato di emergenza. Si tratta di uno dei tre provvedimenti di questo tipo attualmente in vigore a causa di un sisma, tutti concentrati nell’Appennino tosco-romagnolo e umbro-marchigiano: gli altri sono due relativi infatti al terremoto di Umbertide dello scorso marzo e al sisma di Ancona del novembre 2022 (ben più numerosi gli stati d’emergenza indetti per eventi meteo, fra cui ovviamente quello legato alle alluvioni di maggio in Romagna, ndr).

Dallo scorso settembre i bambini di San Martino in Gattara fanno lezione in tre speciali tende allestite dalla Protezione civile nei pressi del campo sportivo, dotate anche di mensa e spogliatoio. L’intervento che vedrà la scuola provvisoria sostituire gli attuali padiglioni, allestiti a tempo di record dalla Protezione civile, prevederà la realizzazione e la posa di moduli prefabbricati per un importo pari a 200mila euro, mentre 48mila euro sono stati messi in campo per i necessari lavori di urbanizzazione della zona individuata: si tratta, spiega il Comune, dell’area verde non lontana dal cimitero, nello specifico della parte oggi ghiaiata. La scuola di San Martino ha un numero tutto sommato sorprendente alto di bambini iscritti: venticinque, dei quali quindici residenti nei dintorni o nelle frazioni vicine, e dieci provenienti invece dal comune toscano di Marradi. Per loro fu appunto ristrutturato, alcuni anni fa, l’edificio in sasso risalente agli anni ‘60 che da allora ospitava la scuola. Per rivedere quell’edificio tornare frequentato da bambini e maestre occorrerà tempo; i danni non sono stati superficiali come inizialmente si pensava: nella delibera si legge infatti che la struttura "ha subito delle lesioni nella struttura portante in pietra naturale, e che pertanto è stata dichiarata inagibile".

La nuova scuola comincerà a essere montata a marzo: l’obiettivo del Comune è fare sì che i bambini possano insediarvisi già per le ultime attività di quest’anno scolastico. Anche una volta che la scuola originaria sarà tornata agibile la struttura prefabbricata rimarrà parte del panorama di San Martino in Gattara: gli eventi alluvionali e il sisma di novembre hanno infatti evidenziato quanto sia fondamentale poter disporre di un luogo in più in cui accogliere i cittadini in occasione di emergenze. Benché spalmato su quattro diverse sedi – la scuola originaria, la sala Cicognani, la tendopoli e un domani la nuova scuola in moduli prefabbricati – l’anno scolastico dei bambini di San Martino non si è quasi mai interrotto, ad eccezione dei giorni immediatamente successivi al terremoto.

Filippo Donati