"Si era sculacciato davanti a bambini"

Atti osceni, ultrasettantenne di Sant’Agata a processo. Ma l’uomo nega: tutte calunnie della madre vicina di casa

"Si era sculacciato davanti a bambini"

"Si era sculacciato davanti a bambini"

Lei a verbale aveva detto alla polizia che quell’uomo, in un momento di particolare alterazione, le aveva mostrato i genitali alla presenza peraltro di due minori e, in segno di spregio, si era poi girato e si era schiaffeggiato su una natica. Uguale ad accusa per atti osceni aggravati. Secondo lui invece si trattava di una calunnia bella e buona, tanto che una volta avuto notizia della denuncia a suo carico, aveva subito contro-denunciato.

Il singolare caso è approdato ieri mattina in tribunale a Ravenna davanti al giudice Tommaso Paone e al viceprocuratore onorario Adolfo Fabiani. Alla sbarra, un ultrasettantenne di Sant’Agata sul Santerno difeso dall’avvocato Samuele De Luca. L’imputato era stato raggiunto da un decreto penale di condanna convertito in 4.500 euro di pena pecuniaria. Ma lo aveva impugnato finendo così a processo. Prossima udienza fissata per fine aprile quando verrà sentita in aula la donna, una ultra-quarantenne anche lei di Sant’Agata. La vicenda del resto si inserisce nel solco di rapporti tra vicini non esattamente idilliaci, segnati cioè da nette divergenze. Come in questo caso per il quale l’unico dato condiviso, è la data dei fatti contestati: 23 ottobre 2021.

Secondo quanto riferito dalla donna al Commissariato di Lugo, tutto si era delineato attorno alle 14.30 di quel giorno quando i bimbi (il suo e il figlio di un’amica) le erano corsi incontro urlando perché a loro dire quel vicino li aveva sgridati mentre giocavano in cortile con un piccione. Vedendoli così spaventati, lei aveva deciso di andare dall’uomo a chiedere spiegazioni accompagnata dai bimbi: lo aveva incrociato fuori casa: qui, alla richiesta di delucidazioni, lui - prosegue l’accusa - le aveva risposto insultandola. Poi si sarebbe calato i calzoni per mostrare i genitali; e infine si sarebbe girato auto-assestandosi una sculacciata senza proferire parola. Lei era rimasta impietrita e lui, dopo essersi ricomposto, aveva cominciato a fotografare il gatto di lei. La donna aveva fatto intervenire una Volante. Dopo qualche giorno era scomparso il micio: e quando era andata a chiedere spiegazioni al vicino, lui le avrebbe lanciato una tazza e avrebbe risposto perentorio: "Il tuo gatto non lo rivedrete più".

Nient’affatto secondo l’uomo: in realtà stando a quanti dichiarato ai carabinieri della locale caserma - lui in quel 23 ottobre aveva aiutato un colombo ferito raccolto dai due bambini: lo aveva messo in sicurezza sotto a un’auto parcheggiata e gli aveva dato del mais: il tutto sotto all’occhio tranquillo dei bimbi. In quanto al gatto, lo aveva fotografato quando si era avvicinato: ma solo per passione personale. Per il resto, a suo avviso tutte calunnie quelle denunciate dalla vicina la quale si era lamentata con lui per le foto al gatto anche se lui le aveva spiegato che era sua intenzione solo quella di fotografare il colombo in difficoltà. e pi quando se ne era andato, i bimbi erano tranquillissimi.

a.col.