ANNAMARIA CORRADO
Cronaca

Smog e rumore, nulla si muove: "Incontro in Comune senza esiti. Intraprenderemo azioni legali"

Il comitato dei residenti di via Fiume Abbandonato, via Oberdan e viale Baracca sul piede di guerra "Una media di 15mila mezzi al giorno. Si tratta di un problema che mette a repentaglio la salute pubblica".

Una manifestazione di protesta dei residenti

Una manifestazione di protesta dei residenti

È un appello, anzi qualcosa di più forte, è una richiesta di aiuto per mettere fine a una situazione ritenuta ormai insostenibile. Il comitato dei residenti in via Fiume Abbandonato, via Oberdan e viale Baracca è stanco di aspettare e deluso per la mancanza di risposte concrete sul traffico che ogni giorno attanaglia le tre strade. "Parliamo di una media di 15mila mezzi al giorno – spiega Giorgio Giardini, uno dei rappresentanti del comitato – con una presenza di smog e rumore insopportabile, un problema che non interessa solo la nostra zona, ma l’intera comunità. Un problema che mette a repentaglio la salute pubblica". Nelle scorse settimane Giardini, insieme ad alcuni rappresentanti del comitato, ha avuto un incontro con l’Amministrazione, dopo pochi giorni con il candidato sindaco del centrosinistra, Alessandro Barattoni, senza però ricevere risposte concrete. "Abbiamo incontrato l’assessore Gianandrea Baroncini – prosegue Giardini – e un tecnico. Non solo non ci sono state risposte, non ci sono state prospettate neanche ipotesi su come affrontare il problema, solo accenni fumosi ad azioni intraprese dall’Amministrazione che niente hanno a che fare con le nostre problematiche, segno evidente che a tutt’oggi non esiste alcun progetto strutturato per la viabilità e la mobilità a tutela dell’ambiente e della salute. Il nuovo Piano del traffico non risolve niente, anzi di fatto non ci sono grandi cambiamenti, ci è stato solo detto che, al momento, il Piano non verrà firmato, è tutto sospeso in attesa della prossima giunta". Per questo il Comitato ha deciso di andare avanti.

"Intraprenderemo azioni legali – assicura Giardini – perché la salute delle persone va tutelata prima ancora della mobilità cittadina. Sono trent’anni che chiediamo un cambiamento reale senza risposte. Nel frattempo abbiamo raccolto materiale, documentazioni e le nostre paure sono supportate dai dati di Ausl e Arpae. Non è possibile che su via Fiume Abbandonato converga il traffico di quattro direttrici, è così dal 1989, da quando sono state chiuse via Guaccimanni e via di Roma. Bisogna intervenire, almeno deviando il traffico di attraversamento, quello cioè di tutti coloro che da viale Randi sono diretti verso le Bassette. Finora abbiamo protestato civilmente, abbiamo spiegato le nostre ragioni, chiesto incontri con l’Amministrazione, senza però essere mai ascoltati. Cosa dobbiamo fare? Bloccare la strada? Non c’è una visione nella gestione della città, non ci sono progetti e programmi a lungo termine capaci di conciliare le diverse esigenze e bisogni delle persone, dei cittadini. La politica galleggia, va a braccio; per fare leva sull’elettorato si confronta con le situazioni peggiori come a dire ‘meglio accontentarsi’. Intanto noi continuiamo a vivere qui, in una situazione infernale, le persone vivono male, il rumore è assordante, in strada non si riesce neanche a parlare e non è possibile aprire le finestre delle case. Così non possiamo continuare".

Annamaria Corrado

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