Sosta più cara. La tariffa turistica unica non esisterà più. Ora 5 euro al giorno

La sperimentazione dall’1 marzo nei nove lidi e dall’1 luglio nelle Ztl. Riguarda i permessi che vengono rilasciati ai visitatori di Ravenna. che soggiornano in strutture ricettive del territorio.

Sosta più cara. La tariffa turistica unica non esisterà più. Ora 5 euro al giorno

Sosta più cara. La tariffa turistica unica non esisterà più. Ora 5 euro al giorno

Aumenta la tariffa turistica per la sosta: da 2 euro per una settimana a 5 euro al giorno. È quanto ha stabilito nei giorni scorsi la giunta comunale e che diventerà operativo a breve: già dall’1 marzo all’interno dei centri abitati dei nove lidi (le cosiddette ’Zpru’, ’zone di particolare rilevanza’) mentre dall’1 luglio le nuove tariffe si applicheranno anche nella Ztl del centro. Saranno sperimentali fino alla fine dell’anno. Ma partiamo da qui: che cosa si intende per tariffa turistica della sosta? In pratica i clienti delle strutture ricettive quali hotel, alberghi, pensioni e b&b che si trovano all’interno della Ztl e della Zpru, dove insomma l’accesso per gli utenti è vietato senza apposito permesso, possono entrare e parcheggiare pagando una somma che finora era una tariffa unica, valida fino a 7 giorni, di 2 euro. I contrassegni - che con la sperimentazione spariranno - venivano rilasciati da Azimut ai titolari delle strutture ricettive che ne fanno richiesta, che a loro volta li distribuiscono ai turisti, che sono obbligati a esporli sul parabrezza.

Ora la tariffa unica presto non esisterà più: la giornaliera costa 5 euro, mentre per chi soggiorna regolarmente nella nostra città sono previsti anche abbonamenti. L’annuale (valido dall’inizio alla fine dell’anno solare di emissione) costa 330 euro, il semestrale (valido dall’inizio del mese di emissione) 200 euro, il trimestrale 125 euro e il mensile 50 euro. "È stato valutato necessario – si legge nelle motivazioni della delibera – diversificare e aumentare le possibilità di sosta per i turisti che pernottano nelle strutture ricettive siti sia all’interno delle Ztl che nella Zpru al fine di ottenere un’offerta di sosta che rende maggiormente ospitale l’accesso e il pernottamento nella città, decongestionando contemporaneamente le zone più profonde del centro vicine a quelle frequentate da ciclisti e pedoni e tra questi anche i turisti". E inoltre l’obiettivo è anche "diminuire ulteriormente gli attraversamenti e le soste anche occasionali in Ztl, e quindi nelle zone centrali e pregiate della città, allo scopo di ottenere maggiori benefici derivanti dal rispetto e dalla tutela della qualità dell’aria e del territorio, in particolare quello a più elevato valore artistico e di maggiore interesse turistico".

Per ogni struttura ricettiva è stato definito un numero massimo annuale di permessi giornalieri rilasciabili, in base al tipo di struttura, al numero di camere e al numero di parcheggi privati disponibili. Per i b&b il massimo è 100, per r&b e rta (residenze turistico alberghiere) si arriva a 200, per gli alberghi con meno di 40 camere a 300 e per gli alberghi con più di 40 camere a 400. Non ci sarà più un contrassegno da esporre: i titolari delle strutture ricettive dovranno inserire la targa del turista in un’apposita piattaforma. Il turista dovrà fare attenzione anche al fatto che la tariffa non copre alcune aree di sosta con le sbarre, quali largo Giustiniano, piazza Mameli (solo l’area centrale), piazzale Segurini, largo Firenze, piazzetta Ragazzini, area di parcheggio di via Port’Aurea, via Castel San Pietro (il tratto da porta Ravegnana a via Renato Serra), piazza Duomo, piazzale G. B. Rossi e area di parcheggio di via Bezzi.

Il percorso per arrivare alla ridefinizione della tariffa turistica è stato condiviso con le associazioni di categoria e i proventi avranno la stessa destinazione degli incassi dei parcometri.

Sara Servadei