Tanti turisti in città. Italiani e stranieri, file ai monumenti: "Belle emozioni"

C’è chi si concede una gita e chi è in tour per l’Emilia-Romagna. Una guida turistica: "Ma aldilà dei ponti poco movimento".

Tanti turisti in città. Italiani e stranieri, file ai monumenti: "Belle emozioni"

Tanti turisti in città. Italiani e stranieri, file ai monumenti: "Belle emozioni"

Chi è in gita fuori porta, chi in vacanza dall’estero. Ci sono le famiglie con i figli, che siano bambini o adulti, grossi gruppi organizzati, amici, coppie di anziani. Il weekend di Pasqua e Pasquetta non ha deluso le aspettative – almeno per quanto riguarda il turismo, perché il meteo ha lasciato a desiderare. Ieri mattina la città d’arte era piena di visitatori, riconoscibili dalla cartina (o dal telefono) tra le mani e dagli sguardi persi tra i palazzi, col naso all’insù. Moltissimi italiani, ma anche qualche straniero che ha programmato un viaggio tra le città d’arte dell’Emilia-Romagna.

Fuori dalla biglietteria di San Vitale, in via Argentario, nella tarda mattinata di ieri c’era la fila. Una famiglia belga sta per entrare e si scatta le foto davanti alla basilica. "Siamo arrivati stamattina e restiamo a Ravenna solo per oggi. Dormiamo a Bologna, che visiteremo poi – dice una delle figlie, Justine Malcorps –. Cosa ci ha portato a Ravenna? La guida che abbiamo acquistato prima di partire". A poca distanza anche Eloisa Sanchiez è appena arrivata dalla Spagna e cerca la biglietteria: "Rimaniamo solo oggi a Ravenna, poi ci sposteremo a Ferrara e Bologna. San Vitale è la prima tappa in città". C’è la fila anche fuori dalla tomba di Dante per scattarsi una foto davanti al sepolcro, al cui interno non si può entrare. Tra le tante famiglie colpisce un grosso gruppo di adolescenti accompagnati da una guida turistica: si tratta di un gruppo parrocchiale dalla provincia di Bergamo, una trentina tra ragazzi di tutte le età e accompagnatori impegnati in un giro che comprende anche Mantova e Cesenatico.

Anche le strade e le piazze sono invase dei turisti, a passeggio con la cartina, seduti nei tavolini fuori dai bar, intenti a scattare foto ricordo negli angoli più suggestivi della città d’arte. E pronti a riempire i ristoranti quando scatta l’ora di pranzo. Gerard Schaidack è arrivato con la moglie dalla Germania. Mostra il biglietto turistico, ha già visitato diversi monumenti e ora si rilassa in piazza San Francesco. "Siamo arrivati ieri dalla Germania in caravan per passare qui tre giorni. Abbiamo visto il battistero neoniano, San Vitale, il museo arcivescovile. La basilica è stata la cosa che ci è piaciuta di più. Ora stiamo aspettando di partecipare a una visita guidata e poi penso che faremo un giretto a piedi, prima di ripartire domani. È la prima volta a Ravenna, l’abbiamo trovata online e ci ha incuriositi".

È la prima volta nella città d’arte anche per due bolognesi: Gloria La Pila e Rita Pali, a passeggio in piazza del Popolo. "Siamo arrivate stamattina, non avevamo mai visitato Ravenna. Finora abbiamo visto San Vitale, Galla Placidia e il battistero degli Ariani. Le prossime tappe sono il museo arcivescovile e Sant’Apollinare Nuovo. Finora la basilica e il mausoleo sono le cose che ci sono piaciute di più".

C’è anche chi in questa Pasquetta a Ravenna ci è tornato per mostrarla ai propri figli. È il caso di Carla Scapolo e Remigio Salvagnini, da Padova, che ieri ammiravano dall’esterno la basilica di San Giovanni Battista. "Noi avevamo già visto Ravenna, ma non i nostri due ragazzi – raccontano –. Uno di loro studia Teologia medievale, e poi i mosaici... La città ci aveva lasciato belle emozioni e le sue opere d’arte ci sono sembrate anche molto adatta a una visita a Pasqua. Siamo tornati volentieri".

Non è comunque tutto oro quello che luccica. Una guida turistica, Silvia, fa notare come la città si animi solo in occasione dei ponti. "Pasqua e Pasquetta sono molto vivaci, ma in questi giorni alcuni stranieri mi hanno detto che sono stati in altre città e hanno trovato Ravenna piuttosto tranquilla al confronto. E poi in questi giorni lavoriamo molto con le gite scolastiche. È tutto relativo, però. A Pasquetta c’è movimento, la gente viene per forza. Per rendersi conto di com’è veramente la situazione bisogna guardare cosa succede in una normale domenica di aprile o maggio. E, ovviamente, è lontana dall’essere vivace".

Sara Servadei