Tari, bocciati i rincari: "Il servizio non funziona. Aumento ingiustificato"

Coro di proteste delle associazioni di categoria contro l’incremento dell’8%. Confesercenti: "Il Tavolo provinciale dell’imprenditoria ha chiesto chiarimenti".

Tari, bocciati i rincari: "Il servizio non funziona. Aumento ingiustificato"

Tari, bocciati i rincari: "Il servizio non funziona. Aumento ingiustificato"

L’aumento della Tari non va giù al mondo delle imprese ravennate che bocciano sia l’importo in salita dell’8% (a fronte di un servizio che non solo non migliora ma è giudicato insoddisfacente) sia il metodo (di fatto la comunicazione di un aumento senza alcun confronto preventivo). E poi nel 2025, con l’arrivo della tariffa puntuale (si paga per quel che si produce) il conto potrebbe diventare ancora più salato. Il mondo del commercio è sul piede di guerra. "L’esorbitante aumento della Tari nel 2024 – spiega il presidente di Confcommercio Ravenna Mauro Mambelli – non trova alcuna giustificazione nella pratica quotidiana: infatti il servizio non si può dire che sia migliorato. Un aumento cosi oneroso per le aziende e le famiglie per quest’anno non ce l’aspettavamo, tra l’altro, ripeto, senza un aumento della qualità del servizio".

E il mondo del commercio mette le mani avanti anche sulla tariffa puntuale che entrerà in vigore nel 2025: "chiediamo già da ora all’Amministrazione di convocare immediatamente un tavolo con le Associazioni per discuterne le modalità e i criteri. La tariffa puntuale, infatti, potrebbe avere un impatto devastante su certi settori della nostra economia, quindi ritengo necessario e opportuno da parte dell’Amministrazione disinnescare da subito qualsiasi possibile aumento per famiglie e imprese". Sconcerto e preoccupazione anche dal mondo artigiano. "Il Tavolo provinciale dell’imprenditoria ha inviato una richiesta di chiarimenti su aumenti tariffari e percorso verso la tariffa puntuale a Valentina Palli, vicepresidente della provincia di Ravenna e coordinatrice del consiglio locale in Atersir", spiega Sara Reali, funzionario di Confesercenti. In merito al tema degli annunciati aumenti della Tari previsti per il 2024, al momento le Associazioni non sono state ancora coinvolte in un confronto e non hanno ricevuto documentazione ufficiale, mentre il Tavolo dell’imprenditoria era stato informato del passaggio a tariffa puntuale dal 2025.

Anche Cna - come ribadiscono Andrea Alessi, responsabile Cna Comunale Ravenna e Marcello Monte, Presidente Cna Comunale Ravenna – è preoccupata "soprattutto per tutte quelle imprese che hanno una limitata produzione di rifiuti che conferiscono al servizio pubblico" e in vista della tariffa puntale chiede che si concordi "un regolamento "tipo" della tariffa puntuale che vada a cogliere le specificità del sistema imprenditoriale, così come è stato realizzato in passato" così come è "importante quindi riprendere il confronto sul tema rifiuti, oltre che in merito alla Tari anche in merito alla qualità dei servizi, e aggiornare il vademecum per il conferimento dei rifiuti alle isole ecologiche da parte delle imprese per rendere più efficiente il sistema di conferimento e raccolta. La concertazione anche su questi temi ha portato a risultati importanti, soprattutto ha permesso di far emergere le peculiarità delle singole tipologie di attività" e occorre confermare le "scontistiche importanti che tenevano conto delle specificità delle attività, dalle aree scoperte oppure per chi conferiva rifiuti presso imprese specializzate". Rammarico anche in Confartigianato.

"Nei prossimi giorni – spiega il vicesegretario provinciale Antonello Piazza – sarà richiesta dal Tavolo delle Associazioni Imprenditoriali un incontro con il sindaco di Russi, Valentina Palli, nella sua veste di Presidente del consiglio locale di Atersir considerato che l’aumento interessa tutti i Comuni della nostra provincia". Inoltre, chiede Piazza, "nella logica di concertazione che ha sempre contraddistinto in positivo il rapporto tra il sistema della rappresentanza del mondo delle imprese e il Comune di Ravenna", di conoscere "preventivamente e soprattutto con una tempistica congrua che ci consenta un approfondito studio, la bozza di regolamento che disciplinerà l’applicazione della Tariffa Puntuale relativa alla raccolta dei rifiuti urbani e dei rifiuti simili agli urbani".

Giorgio Costa