REDAZIONE RAVENNA

Taverna al museo Byron: "Una sessantina di coperti e d’estate tavoli in cortile"

Il locale è nelle cantine di Palazzo Guiccioli dove il poeta inglese teneva gli animali. Apre il 14 dicembre insieme al bar. Tra i soci il titolare dell’Osteria del Tempo Perso.

Il locale è nelle cantine di Palazzo Guiccioli dove il poeta inglese teneva gli animali. Apre il 14 dicembre insieme al bar. Tra i soci il titolare dell’Osteria del Tempo Perso.

Il locale è nelle cantine di Palazzo Guiccioli dove il poeta inglese teneva gli animali. Apre il 14 dicembre insieme al bar. Tra i soci il titolare dell’Osteria del Tempo Perso.

Nelle cantine di Palazzo Guiccioli Lord Byron teneva i suoi animali, compresi gli struzzi che infilavano i loro lunghi colli tra le grate delle finestre in alto, lasciando senza parole i ravennati che passavano per via Cavour. Quelle stesse cantine divennero poi il luogo dove il poeta custodiva le armi destinate ai patrioti ravennati in occasione dei moti del 1821.

Ora ospiteranno la Taverna Byron, che aprirà ufficialmente la sera del 14 dicembre. I titolari sono tre: Massimo Serena Monghini, dell’Osteria del Tempo Perso, Bianca Scudellari e Lucio Fossati. Il progetto prende corpo nel 2019, quando Serena Monghini visita il cantiere di Palazzo Guiccioli, rimane affascinato dal luogo e coinvolge nell’avventura Scudellari e Fossati. "La storia di Byron a Ravenna la conoscevo – racconta – anche perché l’altro mio ristorante, l’Osteria del Tempo Perso, è in via Gamba, a pochi passi da Palazzo Guiccioli, nella strada in cui si trova il palazzo che fu della famiglia di Teresa. Quando ho aperto, ricordo di essermi chiesto con curiosità chi fossero i Gamba e di aver fatto un po’ di ricerche".

I tre soci, Bianca Scudellari è collaboratrice di Serena Monghini all’Osteria di via Gamba da oltre dieci anni e Lucio Fossati viene da precedenti esperienze nella ristorazione, gestiranno anche il bar e la bottega che si affacciano entrambi sul cortile interno del palazzo. Il bar avrà gli stessi orari del complesso museale dedicato a Byron, al Risorgimento e alle bambole della collezione Gardini Pasini, e aprirà sempre il 14. Per la bottega, che avrà oltre a prodotti e vini del territorio, anche oggettistica legata ai musei, bisognerà aspettare gennaio.

"Il ristorante – prosegue Serena Monghini – ha quattro salette e una sessantina di coperti e con la bella stagione si aggiungeranno quelli nel cortile interno, una ventina. Ci sono i soffitti a volta con la pietra faccia a vista e abbiamo cercato di mantenere anche negli arredi l’autenticità del luogo. Sappiamo che Byron teneva in queste cantine i suoi animali e ci saranno oggetti che ricorderanno anche questo. Ci sarà un menù legato alla tradizione, ma anche vegetariano, stiamo pensando inoltre a qualche piatto a tema, legato al poeta e alla storia del palazzo. Ci rivolgiamo a una clientela di ravennati e di turisti, anche anglosassoni, che in questi ultimi anni sono aumentati parecchio in città". Il lunedì la Taverna sarà aperta solo la sera, martedì chiuso e tutti gli altri giorni apertura a pranzo e a cena. A pieno regime lavoreranno al suo interno nove persone: cinque in cucina e quattro in sala.

Il bar, dove verranno impiegate tre persone, proporrà anche alcuni piatti giapponesi grazie alla presenza di Saori Suzuki e tutto quello che verrà prodotto al suo interno è ‘gluten free’ senza rischio di contaminazione con gli altri prodotti presenti.

a.cor.