REDAZIONE RAVENNA

T&C al Gruppo Grimaldi. L’Adsp ha vinto al Tar

Chiusa la vicenda sulla sospensione della vendita dell’area di via Baiona. Si è deciso sulla proprietà del terreno dove sorge il terminal traghetti.

Un’immagine dall’alto del terminal traghetti del porto di Ravenna

Un’immagine dall’alto del terminal traghetti del porto di Ravenna

Ieri al Tribunale amministrativo regionale si è chiusa la vicenda sulla sospensione della vendita dell’area T&C-Traghetti e Crociere in via Baiona. In pratica, si è deciso sulla proprietà del terreno dove sorge il terminal traghetti del porto. I giudici amministrativi hanno confermato la correttezza della procedura seguita dall’Autorità Portuale e dell’aggiudicazione al Gruppo Grimaldi, uno degli operatori più importanti del settore. Anche l’affidamento in concessione della banchina demaniale a Logiport (sempre Gruppo Grimaldi) avvenuta l’anno scorso, è stata oggetto di ricorso e il 15 maggio il Tar dovrà esprimersi sul merito avendo già respinto le richieste di sospensione avanzate da Sapir.

Ripercorrendo la storia, l’Autorità Portuale il 7 gennaio scorso ha ricevuto una manifestazione di interesse da Grimaldi Euromed per acquistare la società al prezzo di 25 milioni di euro. Il 10 febbraio l’Ente ha pubblicato un avviso d’asta aperta a tutti, per verificare l’interesse di altri operatori, a cui ha partecipato unicamente la società Grimaldi Euromed, che tramite Logiport è titolare dell’affitto di quei terreni. Alla vendita si sono opposte Sapir e Pir, che nel 2004 avevano ceduto la società all’Autorità Portuale. Scaduto il vincolo dei vent’anni in cui valeva la loro prelazione, è arrivata la proposta di acquisto di Grimaldi. Il Tribunale amministrativo regionale ha rilevato "che nessun vantaggio deriverebbe al ricorrente (Sapir e Pir, ndr) dalla sospensione dell’alienazione delle quote societarie alla cui procedura non ha ritenuto di partecipare, che rimarrebbero in capo all’Autorità di sistema portuale", che "la cessione delle quote è stata effettuata nel rispetto dei principi di pubblicità, trasparenza e non discriminazione"...che "il prezzo di cessione appare coerente con il contenuto della stima", che "il bando non impediva la partecipazione alla gara, cui il ricorrente (Sapir e Pir, ndr) non ha partecipato per proprie valutazioni di convenienza economica". Sembra che la discriminante del prezzo offerto da Grimaldi più alto del valore di perizia abbia prevalso su qualsiasi ragione portata nella causa, visto che l’importo incassato dall’Autorità "sarà destinato esclusivamente al finanziamento degli investimenti in corso".

Maria Vittoria Venturelli