Torre Zucchi: "Fatti molti lavori. No a impianti a gas per la sicurezza"

La risposta dell’amministratore di condominio alle lamentele di uno dei residenti.

Torre Zucchi: "Fatti molti lavori. No a impianti a gas per la sicurezza"

Torre Zucchi: "Fatti molti lavori. No a impianti a gas per la sicurezza"

Dopo il racconto al Resto del Carlino del condomino Paolo Errico che lamentava le tante ‘ombre’ a livello costruttivo di Torre Darsena a Ravenna, è intervenuto l’amministratore pro-tempore. "Premesso che quanto detto non ha fatto altro che procurare danni a tutti gli attuali proprietari, anche per gli anni a venire – esordisce Franco Pepoli di Polis Srl – ci sono alcuni punti da chiarire. A partire dalle spese condominiali annuali: Errico, in quanto proprietario di un quadrilocale, non ha mai pagato 6mila euro all’anno; la media delle sue spese, negli ultimi 5 anni, è stata meno della metà come risulta dalla contabilità dei bilanci condominiali. Una spesa che, si precisa, è comprensiva delle spese generali (luci scale, ascensore, etc.), delle spese di manutenzione ordinaria, del riscaldamento, dell’acqua fredda e calda".

Sulla questione della lettera di diffida da parte del Comune di Ravenna che impone la sostituzione degli impianti gas metano con piani a induzione in cucina, l’amministratore afferma: "Non c’erano gli estremi per procedere sul piano penale perché questo tipo di procedura non è mai stata deliberata dall’assemblea condominiale. Volendo però potrebbe essere ancora attivata dallo stesso Errico o dal gruppo di condomini che dice di rappresentare. In data 11 aprile 2019 l’assemblea ha deliberato di intraprendere azione nei soli confronti dei professionisti incaricati ex art. 2043 del codice civile, in quanto la giurisprudenza ravvisa in cinque anni i termini per agire giudizialmente, e non restava molto tempo visto che la relazione dei CTU – Consulenti tecnici d’ufficio incaricati dal Tribunale di Ravenna per la prima causa civile contro Iter, risaliva all’ottobre 2014".

"Sempre con riferimento all’impianto del gas – aggiunge Pepoli – ricordo che, sin dalla prima relazione dei CTU, erano state riscontrate inadempienze normative degli impianti del gas metano, sia private che condominiali, per cui occorreva porvi rimedio per ragioni di sicurezza. Il condominio ha provveduto a regolarizzare l’impianto della centrale termica, mentre visti i costi esorbitanti e le difficoltà tecniche dovute alla particolare conformazione degli edifici, la stragrande maggioranza dei condomini ha semplicemente sostituito il piano di cottura a gas con altro a induzione magnetica, mettendo il condominio in sicurezza come richiesto dai competenti uffici del Comune. Solo alcuni condomini, tra cui Errico, non hanno al momento provveduto alla sostituzione, con possibile pregiudizio per il condominio". L’amministratore di condominio ha poi fatto sapere che a seguito di lavori in economia eseguiti negli ultimi tre anni nel seminterrato le forti piogge e i fenomeni atmosferici non hanno provocato allagamenti; che le crepe, comparse dopo eventi sismici, sono state tutte ripristinate e che sul cappotto esterno sono stati eseguiti interventi per risolvere i problemi di infiltrazioni.