Trenta trattori da Conselice in marcia per protestare

Il corteo ha raggiunto Bologna per la manifestazione "contro le politiche agricole dell’Unione europea e le altre criticità che affliggono il comparto".

Trenta trattori da Conselice in marcia per protestare

Trenta trattori da Conselice in marcia per protestare

Anche la Bassa Romagna lancia un grido di allarme a tutela di uno dei settori trainanti dell’economia nazionale qual è quello agricolo. Ieri mattina un gruppo formato da una trentina di agricoltori si è ritrovato a Conselice presso il piazzale di Acquajoss per poi dar vita, alla guida dei rispettivi trattori, a un corteo che, regolarmente scortato dalle forze dell’ordine, ha raggiunto Bologna partecipando, assieme a numerosi altri loro colleghi provenienti dal modenese e dallo stesso territorio felsineo, a una manifestazione di protesta, svoltasi in piazza della Costituzione presso la sede della Regione.

Un’iniziativa "contro le politiche agricole dell’Unione europea e le numerose altre criticità che affliggono un comparto" che, segnatamente al territorio ravennate, lo scorso anno è stato messo a durissima prova anche dall’alluvione e dal successivo tornado. Poco dopo le 7.30, l’ampio piazzale del parco acquatico conselicese ha visto affluire imprenditori agricoli, loro dipendenti nonché alcuni contoterzisti, provenienti da svariate località, tra cui, oltre che dallo stesso capoluogo comunale, dalle vicine frazioni di Lavezzola e San Patrizio, ma anche da Alfonsine, Voltana, Fusignano, Taglio Corelli, Belricetto e Ciribella. Nel corso della marcia verso Bologna si sono aggiunti diversi altri loro colleghi che si erano dati appuntamento sia a Campotto, frazione di Argenta nel Ferrarese, sia nelle due località bolognesi di Molinella e di Altedo.

Nel corso della loro marcia i manifestanti hanno "particolarmente apprezzato gli applausi e l’incoraggiamento da parte di tantissime persone, tra cui non pochi automobilisti" raccontano. Giunti a Bologna, dalla zona Fiera è partito un lungo corteo a piedi, preceduto da tre trattori, che è approdato sotto il palazzo della Regione.

"Oltre a ritenere la nuova Pac (Politica agricola comune, che rappresenta l’insieme delle regole che l’Unione europea, fin dalla sua nascita, ha inteso darsi riconoscendo la centralità del comparto agricolo per uno sviluppo equo e stabile dei Paesi membri, ndr) troppo restrittiva e poco consona con la gestione ottimale dei terreni per la produzione di cibo di qualità – ha sottolineato il gruppo di agricoltori provenienti dalla Bassa Romagna – siamo qui a porre l’attenzione sull’eccessivo aumento dei costi relativi a mezzi tecnici, macchinari e burocrazia. Senza dimenticare che il sistema assicurativo agevolato risulta ingestibile. Nello stesso tempo chiediamo che i bandi per accedere a contributi siano semplificati. Per quanto riguarda infine la Gdo (Grande distribuzione organizzata) chiediamo maggiore trasparenza e maggiori controlli nei contratti di fornitura dei prodotti alimentari".

Luigi Scardovi