Truffe, maxi-sconto di pena all’ex broker

Per il lughese Tozzi in appello inflitti due anni con sospensione rispetto ai 5 anni e 4 mesi di primo grado. Assolto quasi da tutto

Truffe, maxi-sconto di pena all’ex broker

Truffe, maxi-sconto di pena all’ex broker

È stato prosciolto da tutte le appropriazioni indebite per tardività delle querele e assolto da quasi tutti gli altri capi d’imputazione "perché il fatto non sussiste". Alla fine sono rimaste sul piatto solo due contestate truffe. Così nel primo pomeriggio di ieri ha deciso la corte d’appello di Bologna per l’ex broker assicurativo lughese Lorenzo Tozzi, 48 anni, finito alla sbarra per truffe e appropriazioni indebite aggravate per un totale di alcune centinaia di migliaia di euro.

Ciò ha significato per il 48enne, difeso dagli avvocati Lorenzo Valgimigli ed Enrico Ferri, una drastica riduzione della pena fino a 2 anni (con sospensione) rispetto ai 5 anni e 4 mesi inflitti in primo grado dal tribunale di Ravenna il 16 dicembre 2021. Il diretto interessato, così come i suoi legali, non hanno rilasciato dichiarazioni: ma c’è da supporre che l’imputato, pur confidando in un’assoluzione totale, sia comunque uscito dall’aula soddisfatto dalla lettura del dispositivo visto che anche se questa condanna dovesse passare in giudicato, per lui non significherebbe più carcere. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni.

Per quanto riguarda le due truffe rimaste in piedi, sono state confermate le statuizioni civili uscite dalla penna del giudice ravennate. Tra i nomi a beneficiarne, figura pure la celeberrima e affascinante attrice Rosalba Neri di origine forlivese ma che ora vive a Roma, molto attiva soprattutto negli anni ’60 e ’70.

Secondo il decreto di citazione della procura ravennate, erano otto i procedimenti a carico di Tozzi riuniti in un medesimo processo. All’imputato veniva in buona sostanza ricondotto, sulla base delle denunce, l’essersi trattenuto i versamenti di clienti destinati ad agenzie con le quali aveva lavorato. Le contestazioni sollevate, erano state collocate in un arco temporale che va dal dicembre 2016 al giugno 2019.

Per quanto riguarda l’attrice forlivese, secondo l’accusa lei aveva elargito 80 mila euro di versamenti aggiuntivi di premi assicurativi tra ottobre 2017 e gennaio 2018 mai versati in agenzia. Disavventura analoga, ma per una cifra molto più modesta (poco più di 2.700 euro) era stata lamentata dal parroco lughese Leonardo Poli tra il giugno 2018 e il gennaio 2019: in questo caso però la querela era stata ritirata già prima del processo di primo grado. L’altra truffa rimasta in piedi, per un totale di 650 mila euro, è legata a due agenzie di Lugo con un rapporto di collaborazione con una agenzia di Arezzo.

A suo tempo in aula a Ravenna, l’imputato aveva già avuto modo di negare tutte le contestazioni spiegando che la sua situazione era stata indotta da una improvvisa difficoltà non dipendente dalla sua volontà. E precisando di avere sempre versato le somme sui premi assicurativi anche se un po’ alla volta nel contesto di una sorta di elasticità di cassa. All’improvviso però una delle società con le quali operava, aveva chiuso i rubinetti a suo dire facendo così venire meno i clienti: ciò avrebbe comportato la difficoltà a saldare per crisi di liquidità. In ogni modo – aveva precisato – quando il cliente pagava, veniva corredato di documento grazie al quale risultava coperto.

a.col.