Un anno dopo l’alluvione: "Servono casse di espansione. Sennò pulire i fiumi non basta"

L’incontro al Cinema City per fare il punto: tanti soldi per le opere, meno per i sussidi. Il sindaco sollecita interventi a monte della città. Del Conte: "10 milioni per ponti e strade". .

Un anno dopo l’alluvione: "Servono casse di espansione. Sennò pulire i fiumi non basta"

Un anno dopo l’alluvione: "Servono casse di espansione. Sennò pulire i fiumi non basta"

Tanti soldi per le opere pubbliche da ricostruire o risanare in Romagna e non sarà facile spendere i 2,3 miliardi a disposizione; pochi soldi invece – ci sono dalla struttura commissariale 600 milioni più 700 in crediti imposta ma non ancora disponibili - per gli indennizzi ai privati che tardano a veder riconosciuti fondi per la perdita o il danneggiamento dei beni mobili.

Si è tenuta lunedì sera al Cinema City di Ravenna una assemblea organizzata dall’amministrazione comunale in cui Comune, Consorzio di Bonifica della Romagna e Agenzia regionale della protezione civile di Ravenna hanno fatto il punto sui lavori in corso nel post alluvione nella zona nord del ravennate e quella intorbo alla città. Partendo però da una permessa. "Il problema dell’acqua a Ravenna non si risolve con interventi solo a Ravenna ma – ha detto il sindaco Michele De Pascale – occorre affrontarlo in colline e nella zona pedecollinare. Noi possiamo togliere anche l’ultimo ramo dai fiumi ma se non facciamo le vasche di laminazione subito sotto la collina, le acque come quelle dello scorso anno arriveranno da noi e sarà una tragedia. La città di Ravenna è come una pentola a pressione se, come è accaduto lo scorso anno, la collina fa scendere acqua e il mare non la prende. Per ridurre le quantità di acqua che vanno verso il mare non ci sono alternative a casse di espansione nel forlivese e nel faentino". E questo deve essere il compito dei Piani speciali che la struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo sta mettendo a punto visto che dovrebbero essere pronti entro fine giugno e di cui stanno iniziando a circolare le prime bozze. Intanto si fa il punto sui lavori effettuati e quelli in progettazione. Da parte sua il Consorzio di Bonifica della Romagna - che gestisce una rete di 2200 km di canali – come ha illustrato la direttrice Lucia Capodagli ha tra conclusi, in corso e in progettazione 40 interventi per una spesa totale di 23,7 milioni – frutto delle ordinanze commissariale per lavori di urgenza e di somma urgenza - e tra quelli in corso vi è l’adeguamento dell’idrovora della Canala per circa un milione di euro e il rialzo arginale del canale via Cupa per 3,5 milioni. E nell’ambito dei Piani speciali potrebbe rientrare anche il nuovo idrovoro Fagiolo per un valore di circa 6 milioni.

L’assessore ai Lavori pubblici Federica Del Conte ha ricordato come il Comune di Ravenna abbia a disposizione 10,3 milioni per i lavori di ripristino di ponti e strade, in particolare quello su via Canalazzo, i tre ponti sullo scolo Lama e diverse strade di Fornace Zarattini. "Nella suddivisione di questi interventi - ha detto Del Conte - la gran parte sono sotto i 500mila euro e questo ci consente di utilizzare la procedura dell’affidamento diretto per individuare più rapidamente le ditte e ridurre i tempi rispetto alla gara pubblica". Giorgio Costa