Un nuovo dormitorio. Santa Teresa, lavori al via

Si troverà nel contesto della Casa della carità: interventi per quasi 300mila euro

Un nuovo dormitorio. Santa Teresa, lavori al via

Un nuovo dormitorio. Santa Teresa, lavori al via

Non solo Casa della carità, ma anche dormitorio. È la trasformazione che vedrà presto, nel giro di pochi mesi, il centro dedicato ai più poveri e indigenti all’interno di Santa Teresa, a cui si accede dal portone tra via de Gasperi e la chiesa. Il blocco è costituito da tre piani, di cui il secondo e il terzo utilizzati per la Casa della carità: è qui che sono partiti i lavori, che serviranno a migliorare la struttura e anche a creare un dormitorio che finora non c’era, rendendo così il servizio in grado di accogliere fino a 66 persone. "Ora possiamo ospitare solo fino a un massimo di 25 persone a causa delle restrizioni legate alla normativa antincendio – dice Luciano Di Buò, vicedirettore dell’Opera di Santa Teresa –. Adeguando l’edificio potremo utilizzare tutte le stanze, arrivando fino a 66 posti, ovvero a quella che sarebbe l’effettiva capienza".

Per questo sono partiti i lavori per realizzare una nuova scala antincendio, che si somma a quella già esistente. Serviranno poi delle nuove porte resistenti al fuoco, per le quali è stato avviato anche un crowdfunding online sul portale ideaginger.it. Per questi interventi serviranno 200mila euro, alleggeriti da quanto sarà raccolto online, mentre tra i 70 e gli 80mila sono necessari per piccole migliorie a infissi e ai locali. L’obiettivo è aprire la Casa della carità il 1 ottobre, "in occasione della festa di Santa Teresa – prosegue Di Buò –. Pensiamo che serviranno un paio di mesi per la scala, per gli interni contiamo di terminare nel corso dell’estate. In totale ci vorranno poco meno di 300mila euro, ed è una bella cifra. Il nuovo dormitorio in particolare ospiterà fino a 18 persone. Si troverà al terzo piano e sarà dedicato a coloro che hanno necessità in maniera transitoria, mentre la Casa della carità si dedicherà a chi necessita di un percorso più lungo, di qualche mese circa, che hanno già una prospettiva ma fatica a rialzarsi da sole. Stiamo lavorando a una collaborazione col dormitorio di San Rocco in modo che i due servizi non si sovrappongano: definiremo diverse tipologie di persone che le due strutture accoglieranno, vogliamo creare una rete che lavori in maniera sinergica".

Non sono gli unici lavori che servono: Santa Teresa infatti vorrebbe anche rinnovare il proprio impianto di condizionamento per l’estate. "È un aspetto che consideriamo meno prioritario, però – aggiunge Di Buò – e tra l’altro solo per quello serviranno 300mila euro. Visto che questi lavori non condizionano l’apertura del nuovo servizio stiamo studiando un piano di investimento in due anni".

sa.ser