Un video per dire: "Non abbiate paura"

Scuola media ‘Cervia 3’, dopo il femminicidio di Giulia la classe 2^ C ha appeso lo slogan a scuola, invitando a chiamare il numero 1522

Un video per dire: "Non abbiate paura"

Un video per dire: "Non abbiate paura"

Saputo della terribile vicenda accaduta a Giulia Cecchettin (la centocinquesima vittima di femminicidio in Italia), la mia classe si è subito messa in moto per trovare qualcosa che ricordasse tutte le Giulia, alle quali è toccata una fine terribile e ingiusta. Come in molte altre scuole abbiamo fatto un minuto di silenzio. La nostra classe, che in genere è molto rumorosa, è riuscita a stare in silenzio. Eravamo tutti uniti e ognuno a modo suo ha pensato a Lei. Qualcuno si è commosso e ha pianto. Ma questo non ci bastava, pensavamo che non fosse abbastanza sufficiente per un argomento così importante. Conseguenza? Reazione a catena. Abbiamo deciso di creare un disegno, una poesia, una frase o uno slogan che trattasse questa tematica. È stata un’esperienza travolgente.

Una volta finiti i disegni abbiamo creato dei fiocchi rossi, che ricordassero quelli usati contro la violenza sulle donne, e li abbiamo attaccati sui nostri disegni e sui nostri abiti (rosa o rossi) per poter scattare delle foto. Così è nata l’idea del video. Ci sono volute molte ore: dal montaggio di tutte le foto dei disegni, alla creazione di tutte le lettere necessarie per lo slogan, alla registrazione delle voci per lettura delle poesie e dei sottotitoli, al montaggio finale con musica. Alla fine abbiamo ottenuto il risultato che ci aspettavamo: siamo riusciti a creare un video che fa riflettere nel modo giusto, sugli argomenti giusti. Se vi chiedete in cosa consista lo slogan che abbiamo creato, la risposta è semplice: un messaggio, anzi, il messaggio. Un qualcosa di conciso e preciso, che recita esattamente così: "Non avere paura, chiama il numero 1522". Lo slogan è stato appeso in una parete vuota della scuola, con sotto i migliori disegni fotografati su prato verde e soleggiato, simbolo della speranza e della vita. Ogni giorno, quando arriviamo e usciamo da scuola, lo sguardo non passa inosservato. È un monito che vogliamo tenere vivo per non dimenticare. Speriamo che aiuti le persone a riflettere prima di agire.

Lo sapevate che...(approfondimenti e curiosità). 1) I dati forniti dal Servizio Analisi Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza affermano che i femminicidi volontari in Italia dal 1 gennaio 2023 al 19 novembre 2023 sono circa 106. 2) Le scarpe rosse sono il simbolo della lotta alla violenza di genere, rappresentano la battaglia contro i maltrattamenti e i femminicidi. Il loro potere simbolico inizia in Messico, dove un’artista, Elina Chauvet, il 22 agosto 2009 mise in una piazza 33 paia di scarpe femminili, tutte diverse ma tutte rosse a rappresentare il sangue versato. 3) Il numero 1522 è un servizio pubblico, attivato nel 2006 con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della violenza fuori e in ambito familiare. È attivo tutti i giorni dell’anno, 24h su 24. Non è un numero solo per le emergenze, ma anche un luogo di ascolto dove la donna è ascoltata. L’obiettivo è ascoltare le donne per far emergere in loro la consapevolezza di ciò che stanno subendo. 4) Le panchine rosse, poste in luoghi pubblici o privati, sono il simbolo che ha l’intento di far riflettere sulla violenza di genere attraverso una frase scelta dai cittadini. Simboleggiano il posto lasciato vuoto da una donna vittima di omicidio.

Classe 2^C,

scuola media ‘Cervia 3’

Alunni: Alessandra Canini, Maya Celli, Giada Civinelli, Andrea Donati, Riccardo

Merloni, Sara Molina

Prof Manuela Valzania