Una culla per la vita a Ravenna

La "Culla per la vita" è un progetto che salva neonati abbandonati in condizioni di rischio. A Ravenna, la culla è stata inaugurata lo scorso ottobre e finora ha salvato 15 vite. Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e dai cittadini con donazioni volontarie.

Una culla per la vita a Ravenna

Una culla per la vita a Ravenna

C’è una cicogna in città che racconta da qualche mese una storia di vita e di speranza. E’ la cicogna della ‘Culla per la vita’ e campeggia alta e bella, simbolo di purezza e di vita, nell’insegna che dallo scorso ottobre indica una culla speciale e persone speciali della nostra Ravenna. La ‘Culla per la vita’ è un progetto nato nel 1983 a Casale Monferrato e che mette al centro di tutto le natalità fragili: da quando è stata riaperta in Italia ha già salvato una quindicina di vite di piccolissimi nati e nate che altrimenti sarebbero stati abbandonati in condizioni di gravissimo rischio. L’ultima è Maria Grazia, una bimba che un parroco di Bari ha trovato di prima mattina nella ‘Culla per la Vita’ proprio nei giorni prima di Natale. La ‘Culla per la vita’ è una garanzia di salvezza che a Ravenna trova l’affetto speciale dei volontari della parrocchia del Nuovo Torrione, una sede scelta apposta per essere vicino al centro della città, ma anche in una via non troppo frequentata e comunque sicura. I volontari hanno allestito il manufatto, richiamandosi alla storica ‘porta degli esposti’ che in Italia nacque alla fine dell’Ottocento e contava ben 1.200 culle in tutto il territorio nazionale; una ditta specializzata ha poi collegato sensori e allarmi e le volontarie hanno affettuosamente cucito cuscino e copertine. La culla per ora non ha ancora accolto nessun ospite a Ravenna, dove è attiva dall’inaugurazione dello scorso ottobre. Promotrice della meritoria iniziativa è l’Associazione Medici Cattolici di Bologna presieduta da Stefano Coccolini, che ha coinvolto la Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali nella persona di Adele Ravelli Manuzzi.

Il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, il cui presidente Ernesto Giuseppe Alfieri ha sposato subito le finalità meritorie dei volontari: ma molti sono stati i cittadini che con donazioni volontarie hanno reso possibile la realizzazione con tutte le moderne strumentazioni necessarie per garantire la massima sicurezza.