"Venga introdotta la rescue board per le operazioni di salvataggio"

Il gruppo Indipendenza presenta un’interpellanza "È leggera e più veloce nei primi 100 metri da riva".

"Venga introdotta la rescue board per le operazioni di salvataggio"

"Venga introdotta la rescue board per le operazioni di salvataggio"

"L’Amministrazione Comunale cervese ritiene di interessare gli enti competenti, Regione in primis, affinché venga attuato quanto descritto nella nostra interpellanza propositiva, almeno in via sperimentale ? Quale giudizio esprime la Giunta Medri in proposito?". Sono queste le due domande al centro di un’interpellanza presentata dal gruppo consiliare Indipendenza rappresentato da Gianluca Salomoni e Monica Garoia. Il tema è quello dell’utilizzo sperimentale, per l’estate 2024, della “Rescue Board” ai bagnini di salvataggio (almeno sulle postazioni ubicate nelle zone considerate maggiormente a rischio), a Cervia e relative frazioni marine. Il tema era già stato posto tre anni dai consiglieri.

La rescue board, dicono, "ha dei notevoli punti di forza rispetto al tradizionale moscone di salvataggio ove a parità di utilizzo da parte di un solo operatore: è più veloce nei primi 100 metri da riva; è leggera, quindi facilmente posizionabile nei punti dove è maggiormente necessaria;permette all’operatore di salvataggio di trovarsi più vicino al pericolante ed effettuare una più precisa diagnosi; è meno pericolosa in caso di ribaltamento, in quanto è composta prevalentemente da materiali leggeri; permette di superare la linea delle onde più facilmente ed è molto più semplice e sicuro il rientro a riva. Ovviamente non possiamo nascondere quelli che sono i punti deboli rispetto al moscone tradizionale, ovvero che, se vi sono più pericolanti, con essa è quasi impossibile rientrare a riva con tutti, per cui diventa necessario il supporto di un pattino oppure bisogna attendere che la corrente trascini la rescue board verso la secca più vicina".