Via alle vaccinazioni "Alto rischio di malattie"

Oggi dalle 9.30 alle 13 apre l’hub alla Casa di Comunità di via Selice 101. Antitetanica e antiepatite A ai cittadini che sono privi di copertura.

Via alle vaccinazioni  "Alto rischio di malattie"

Via alle vaccinazioni "Alto rischio di malattie"

Dopo il Covid è di nuovo appeso alla presenza di un hub vaccinale straordinario il destino di molti degli abitanti di Conselice: gli ambulatori che apriranno oggi nella sede della Casa della Comunità di via Selice 101 sono stati progettati per inoculare i sieri dell’antitetanica e dell’antiepatite A a tutti quei cittadini che risultino privi della copertura. Si stimano un 10% di persone prive dell’antitetanica, mentre per l’antiepatite A i numeri dovrebbero essere maggiori. Tra gli abitanti di Conselice nel frattempo la psicosi ha già preso piede: in piazza si rincorrono voci su ferite infette, su gambe e braccia gonfiatesi dopo il contatto con l’acqua stagnante. "Al momento non si registrano casi di contagio" spiega la direttrice del Dipartimento Sanità pubblica dell’Ausl Romagna Raffaella Angelini, arrivata a Conselice per monitorare la situazione e supervisionare la realizzazione dell’hub vaccinale nella Casa della Comunità, dove oggi sarà possibile sottoporsi alla vaccinazione dalle 9.30 alle 13. "Purtroppo non tutti hanno dimostrato di avere piena consapevolezza dei rischi sanitari di questa situazione: questa non è acqua di mare, non ci si può muovere senza degli stivali che proteggano la cute" continua la dottoressa Angelini. Purtroppo anche i più attenti alle prescrizioni sanitarie finiscono fatalmente per entrare in contatto con le acque stagnanti – esponendosi al rischio ad esempio di salmonellosi – complice il fatto che in varie zone della città queste raggiungono ancora il metro d’altezza. Ed è il loro contenuto a spaventare di più: benché la tendenza dei carburanti ad espandersi a chiazze sulla superficie dell’acqua ingigantisca la percezione della sua reale presenza, è impossibile non notare quanto le sue quantità nelle acque di Conselice appaiano enormemente più grandi di quelle delle zone alluvionate negli altri comuni.

Quelli fra i residenti che si sono spinti nelle zone più remote delle aree alluvionate di Conselice, come due ragazzi avventuratisi da quelle parti, riportano testimonianze angoscianti circa la presenza, nell’area verde che sorge alla fine di via Venezia, di svariate carcasse di animali uccisi dalla piena. Altri riferiscono della presenza, fra l’acqua e il fango, di uccelli e topi morti, ma anche di pesci, rane, e perfino dei serpenti, anche loro uccisi dalle inondazioni. Sul posto è arrivata l’unità veneziana di Soccorso veterinario di Artemis, impegnata "a creare ‘isole’ per i gatti delle colonie feline che era impossibile evacuare – spiegano Andrea Fonda e Shasa Frison –, e a monitorare la situazione degli animali d’allevamento". Per molti di questi ultimi, anche se sopravvissuti all’alluvione, potrebbe non esserci comunque più nulla da fare. Alla domanda se le mucche e i maiali rimasti per così tanti giorni a contatto con l’acqua possano essere salvati i volti dei volontari si fanno scuri: per molti di loro si profila infatti l’abbattimento.

f.d.