"Via l’Eni dall’Ateneo". Venerdì mobilitazione a Palazzo Corradini

Gli studenti di Ravenna si mobilitano per denunciare il coinvolgimento delle università nella guerra e nel greenwashing, criticando la relazione con Eni e il ruolo nei conflitti globali.

Venerdì, nel giorno dello sciopero nazionale per il clima, "anche a Ravenna ci mobiliteremo per denunciare il ruolo che i luoghi della formazione e del sapere assumono nella cosiddetta transizione ecologica e nei conflitti, dalla guerra in Ucraina fino al genocidio del popolo palestinese, passando per tutte le forme di colonialismo". Lo annunciano gli studenti di EndFossil, Ravennastudents4palestine, Tochi Belleza che venerdì si troveranno alle 15 in Palazzo Corradini (via Mariani). "Da molto tempo a tutti i livelli le università sono inserite nella filiera della guerra e del greenwashing – dicono –. Nel campus di Ravenna lo vediamo molto bene a partire dalla relazione che il nostro ateneo intrattiene con Eni, che da sempre vede Ravenna come un bacino per sfruttarne le risorse e distruggere l’ambiente".