Violenza sessuale su trans: due anni

Ha patteggiato il 21enne senegalese autore dell’aggressione sull’Adriatica assieme al cugino minorenne

Violenza sessuale su trans: due anni

Violenza sessuale su trans: due anni

Insieme al cugino 16enne – per il quale procede la Procura dei minori – era accusato di tentata rapina e di aver molestato sessualmente una transessuale in prossimità dell’incrocio tra l’Adriatica e la via Ficocle. Ieri, davanti al Gip Janos Barlotti, un 21enne senegalese – difeso dall’avvocato Massimo Martini – ha patteggiato una pena a due anni (sospesa poiché incensurato), accordata dal Pm Francesca Bugané Pedretti. L’accusa più grave, quella di violenza sessuale di gruppo, è stata riqualificata in violenza sessuale semplice. Alla vittima, parte civile con la tutela dell’avvocato Andrea Guidi, è andato un risarcimento di 600 euro, da integrare con un’eventuale citazione civile. I due cugini erano stati arrestati dai carabinieri nella notte del 28 ottobre 2023. Il maggiorenne era poi finito agli arresti domiciliari per il rischio di reiterazione del reato.

I militari del radiomobile erano intervenuti poco dopo la mezzanotte sull’Adriatica, dove era stata segnalata una tentata rapina e una violenza sessuale ai danni di una transessuale che si stava prostituendo. La stessa aveva chiesto aiuto a un automobilista, che aveva tentato di inseguire i due aggressori, che goffamente spingevano un ciclomotore rimasto in panne prima di essere bloccati e arrestati. In base al suo racconto, la vittima era stata avvicinata poco prima dai due giovani i quali, dopo aver finto di voler contrattare un rapporto, avevano costretto la prostituta a subire violenza sessuale, strappandole la gonna e le calze, palpeggiandola e baciandola sul collo. E mentre uno la teneva immobilizzata dopo averla afferrata da dietro, l’altro aveva tentato di rapinarla della borsa, pronunciando frasi intimidatorie del tipo "dammi la borsa, se non mi dai la borsa ti ammazzo, qua non si lavora più".

A metterli in fuga era stata la pronta reazione della vittima, spruzzando spray urticante in faccia al maggiorenne. Dalle indagini successive, era emerso che i due cugini, appena mezz’ora prima, avevano perpetrato un altro tentativo di rapina ai danni di un’altra transessuale e in quel caso uno dei due sarebbe stato armato di cacciavite. Il primo giudice aveva così rilevato una ulteriore aggravante, quella di aver commesso i fatti in più persone riunite, tanto da profilare la violenza di gruppo. Valutazione, alla fine rivista, dal giudice per le indagini preliminari.

Lorenzo Priviato