Zls miraggio per il porto. Approvato il Decreto: "Passaggio epocale": "Ma qui non c’è nulla"

Soddisfatti i presidenti delle Camere di commercio, Battistini e Guberti. Ma l’assessore regionale alle Infrastrutture Andrea Corsini è critico:. il Dl Pnrr "non prevede alcuna istituzione in Emilia-Romagna".

Zls miraggio per il porto. Approvato il Decreto: "Passaggio epocale": "Ma qui non c’è nulla"

Zls miraggio per il porto. Approvato il Decreto: "Passaggio epocale": "Ma qui non c’è nulla"

Si avvicina (o forse no) la Zona logistica semplificata (Zls) per Ravenna e il suo ambito portuale. Infatti, con l’approvazione del Dl 19/2024, di competenza del ministro Raffaele Fitto, e in particolare dell’articolo 12 comma 11, si chiarisce che le norme della Zes si applicano anche alle Zone economiche semplificate del sud d’Italia. Quando effettivamente partirà la Zls, inclusa quella che riguarda anche la Romagna, avrà un significativo impatto per le zone che ricadono nelle aree di operatività del porto di Ravenna e del retroporto, incluso lo scalo merci ferroviario di Villa Selva (Forlì-Forlimpopoli). Da parte sua l’Assemblea legislativa regionale ha, infatti, approvato il Piano di sviluppo strategico della Zls regionale che coinvolge 11 nodi intermodali da Ravenna a Piacenza, 25 aree produttive, 9 province e 28 Comuni (Argenta, Bagnacavallo, Bentivoglio, Bondeno, Casalgrande, Cesena, Codigoro, Concordia sulla Secchia, Conselice, Cotignola, Faenza, Ferrara, Fontevivo, Forlì, Forlimpopoli, Guastalla, Imola, Lugo, Mirandola, Misano Adriatico, Modena, Ostellato, Piacenza, Ravenna, Reggiolo, Rimini, Rubiera, San Giorgio di Piano).

Come previsto dalle normative nazionali per l’istituzione delle Zone economiche speciali, la Zls avrà un’estensione di circa 4.500 ettari e unirà il porto di Ravenna, il centro del sistema, con i nodi intermodali regionali. E qui potrebbero nascere i primi problemi perché il governo, come ha lasciato intendere il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, prevede un regolamento che effettuerà una selezione del territorio, limitando i benefici alla sola Romagna e a parte della provincia di Ferrara, ma non certo a tutta la regione. Da parte della Regione si ribadisce, per bocca dell’assessore a Trasporti e Infrastrutture Andrea Corsini, che "la Zona logistica semplificata dell’Emilia Romagna non è stata affatto sbloccata" e che il Dl Pnrr "non prevede alcuna istituzione della Zls Emilia-Romagna ma equipara le regole valide per le Zls già attive a quelle delle Zes". Per l’Emilia-Romagna e il Porto di Ravenna "non c’è nulla" e sarebbe opportuno che i parlamentari oltre a "documentarsi meglio", "premessero sul Governo affinché istituisca la nostra Zls" che "il presidente Bonaccini, negli ultimi due anni, ha sollecitato con varie lettere il ministro Fitto". Benefici, come ha sottolineato Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d’Italia, che si tradurrebbero "in sgravi fiscali e importanti agevolazioni soprattutto burocratiche per un territorio che si candida ad acquisire ulteriore competitività". Di "passaggio epocale per la crescita infrastrutturale ed economica del territorio, in grado di arrecare benefici che vanno ben oltre il sistema logistico", scrivono Carlo Battistini, presidente Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini e Giorgio Guberti, presidente Camera di commercio di Ferrara e Ravenna. "Questo risultato – scrive in una nota la senatrice di Fratelli d’Italia Marta Farolfi - è frutto di un impegno prolungato e mira a restituire alle aree legate al porto di Ravenna la centralità e la competitività che meritano". Soddisfazione da parte di Legacoop Romagna che sottolinea come le coop siano pronte a "fare la loro parte nell’esecuzione del provvedimento e auspicano tempi brevi per la predisposizione delle forme regolamentari necessarie".

Giorgio Costa