FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Chi è la vittima dell'omicidio di Bibbiano, quella battuta che ha scatenato l’inferno

Ilirjan Minaj detto “Lili”, 61 anni, era un anziano dal carattere gioviale, sempre pronto al sorriso e allo scherzo. Un gran lavoratore benvoluto da tutta la comunità

Bibbiano (Reggio Emilia), 8 giugno 2024 – Un anziano dal carattere gioviale, Ilirjan Minaj detto “Lili”, sempre pronto al sorriso e allo scherzo. E forse questo suo carattere così pacioso e confidenziale ha determinato indirettamente la sua morte per mano di un uomo attaccabrighe, in preda di un grave disagio psichico causato dalle dipendenze. È avvenuto la scorsa notte, attorno alle 23, nel condominio di via Fratelli Corradini 6, a Bibbiano di Reggio Emilia.

Il luogo del delitto a Bibbiano; nel riquadro la vittima Ilirjan Minaj detto “Lili”
Il luogo del delitto a Bibbiano; nel riquadro la vittima Ilirjan Minaj detto “Lili”

Una battuta all’italiano - Riccardo Stefani, classe 1983 - mentre sulle scale saliva dai parenti, si è trasformata in una discussione sempre più accesa. Quando Stefani è entrato come una furia nel proprio appartamento, Minaj avrebbe dato una forte botta alla porta che si sarebbe subito riaperta: Stefani con gli occhi da invasato brandiva un coltello in mano. E come una belva si è scagliato contro l’anziano vibrando un fendente al torace, forse due. Il cuore spaccato, l’anziano che si accascia a terra e muore in pochissimo tempo.

Omicidio a Bibbiano: il presunto assassino ha rischiato il linciaggio una volta portato fuori dai carabinieri
Omicidio a Bibbiano: il presunto assassino ha rischiato il linciaggio una volta portato fuori dai carabinieri

Chi era la vittima del delitto di Bibbiano

Minaj era nato il 29 novembre del 1962 a Coriza (Korçë), una bella cittadina circondata da montagne nell’Albania centromeridionale, ai confini con la Grecia interna. Da diversi anni si era trasferito con la moglie Natasha a Bibbiano, dove già abitavano diversi parenti, e qui era anche cresciuta la figlia oggi 19enne. Un uomo semplice, molto legato alla famiglia, le cui passioni trapelano dalla sua pagina Facebook: appassionato di calcio, nell’immagine del suo profilo è ritratto con addosso una maglia dell’Ajax davanti allo store ufficiale della squadra olandese.

Il luogo dove è stato consumato l'omicidio a Bibbiano (foto Artioli)
Il luogo dove è stato consumato l'omicidio a Bibbiano (foto Artioli)

Un gran lavoratore, che svolgeva anche piccole manutenzioni e pulizie delle zone comuni del palazzo dove abitava, un paio di portoni prima di quello che poi è diventato il suo assassino. L’uomo era benvoluto da tutti, lo si vedeva spesso in piazza con gli amici o a far la spesa al supermercato Sigma: nessuno avrebbe per lui immaginato una fine così.

O meglio: tutti a Bibbiano si aspettavano che Stefani prima o poi avrebbe superato il limite, che avrebbe fatto davvero male a qualcuno. Tutti speravano che finisse dietro alle sbarre o in una struttura protetta. Ma non era concepibile che la sua mente stravolta gli avrebbe armato la mano contro quell’anziano così simpatico e gentile.