Reggio Emilia, 29 agosto 2023 – “Siamo tutte parte lesa, vergogna Reggiana”. Questo il coro intonato davanti al Mapei Stadium-Città del Tricolore di Reggio Emilia da una sessantina di attiviste dell’associazione Non Una di Meno che hanno dato vita all’ennesimo sit-in di protesta contro Manolo Portanova, il calciatore condannato a sei anni in primo grado, in abbreviato, per violenza di gruppo.
![La protesta delle femministe contro Portanova, condannato in primo grado per stupro](https://www.ilrestodelcarlino.it/image-service/version/c:YTIwYjU4YWMtMmI4Ni00:YTEzMmVm/la-protesta-delle-femministe-contro-portanova-condannato-in-primo-grado-per-stupro.webp?f=3%3A2&q=1&w=1560)
Le femministe si sono trovate intorno alle 19,30, prima del fischio di inizio della partita di Serie B fra Reggiana e Palermo. Con tanto di striscioni, fischietti e cartellini rossi simbolici (così come avevano fatto due mesi fa all’indomani dell’annuncio dell’ingaggio del centrocampista scendendo in piazza Prampolini e due settimane dopo con un blitz ai campi di allenamento di via Agosti) hanno contestato la società granata e gli sponsor con numerosi cori.
“Noi siamo qui e continueremo a farci sentire finché non otterremo che Portanova resti in spogliatoio – ha spiegato Carla Ruffini, portavoce del movimento – Non molliamo. Abbiamo chiesto un confronto alla società, senza successo. Anche le donne dei gruppi organizzati della tifoseria non ci hanno dimostrato solidarietà e le istituzioni reggiane tollerano questa situazione. Siamo qui per sensibilizzare le famiglie e tutti coloro che ci vorranno ascoltare”.