Infermieri: ne manca il 20% "Turni massacranti e aggressioni"

Ieri si è celebrata la Giornata internazionale della categoria: a Reggio sono un esercito di 3.400. Cassiani (consiglio direttivo Opi): "Un terzo di noi subisce violenze fisiche o verbali in un anno" .

Infermieri: ne manca il 20%  "Turni massacranti e aggressioni"
Infermieri: ne manca il 20% "Turni massacranti e aggressioni"

Ogni anno il 12 maggio – l’anniversario della nascita di Florence Nightingale, la donna che rivoluzionò l’infermieristica – si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale degli infermieri. Il tema, assegnato dalla Fnopi (la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche) per le celebrazioni 2023 è stato ’Il talento degli infermieri-Arte e Scienza in evoluzione’, scelta che trae spunto dalla volontà di promuovere il valore culturale e scientifico della professione a tutti i livelli. La Fnopi e gli Ordini provinciali delle professioni infermieristiche (Opi) come quello di Reggio ieri hanno voluto mettere in evidenza e rappresentare le immagini tipiche dell’assistenza infermieristica raffigurandole, con tanto di cornice, come vere e proprie opere d’arte proprio per esaltare il "talento degli infermieri". Punto di partenza per questa difficile professione che viene alimentata immancabilmente da tanta passione, formazione continua, impegno e costanza e soprattutto cura della relazione.

Sono 3.400 gli infermieri reggiani, un piccolo esercito che avrebbe bisogno di un incremento di circa il 20% in più del personale secondo una stima del fabbisogno.

"Gli infermieri – spiega la presidente Maria Grazia Macchioni – hanno sopportato carichi di lavoro estremi e massacranti in diverse realtà lavorative, e continuano ad essere sottopagati e sottovalutati. Il DM 71 del 2022 affronta la riorganizzazione del sistema sanitario sul territorio attraverso l’istituzione di case e ospedali di comunità, in cui è prevista una significativa assistenza infermieristica, nonché la presenza di un infermiere di famiglia e comunità ogni 3mila abitanti. Il decreto definisce inoltre un aumento dell’infermieristica domiciliare del 4% per gli over 65, passando dall’attuale 6% al 10%. A livello nazionale – continua Macchioni – sappiamo che entro 8-10 anni lasceranno il servizio circa 100mila infermieri. Considerando che ogni anno si laureano 10-12 mila infermieri, immetteremo personale per coprire il turnover fisiologico".

Alla presidente Macchioni fa eco Orazio Cassiani del consiglio direttivo dell’Opi reggiano che punta il dito sul triste fenomeno delle aggressioni al personale sanitario. "Secondo una ricerca nazionale le aggressioni (fisiche o verbali) sul posto di lavoro colpiscono in media in un anno un terzo degli infermieri, la categoria professionale più numerosa in assoluto del Servizio sanitario nazionale e della Sanità in generale. Il 75% delle aggressioni riguarda donne. La principale conseguenza psicologica è il burnout. La violenza è nella maggior parte dei casi legata alla carenza di personale e alle sue conseguenze sui servizi: un’assistenza efficiente si ha con un rapporto infermierepaziente 1 a 6; allo stato attuale il rapporto medio nazionale è 1 a 12. A livello nazionale è stato tolto il vincolo di esclusività dei dipendenti pubblici, che potranno quindi esercitare la libera professione anche in altri contesti di cura, stiamo inoltre lavorando a livello locale attraverso opere di sensibilizzazione nelle scuole, stiamo lavorando con gli altri ordini sanitari per rinnovare l’immagine sociale dei professionisti sanitari della nostra provincia".

Gli infermieri reggiani per celebrare la loro Giornata oggi saranno di nuovo accanto ai cittadini nelle piazze di Reggio (piazza Fontanesi dalle 9 alle 13 e in piazza della Vittoria dalle 15 alle 18,30), di Guastalla (via Gonzaga dalle 9 alle 13) e di Castelnovo Monti (piazza Gramsci dalle 9 alle 13).