SETTIMO BAISI
Cronaca

“L’auto come una palla di fuoco, ero terrorizzato”

Luca Tincani si è gettato dall’auto in fiamme, è salvo per un soffio: “Per fortuna nessuno si è fatto male. Ma ora sono senza lavoro e senza macchina: qui non passano mezzi pubblici”

Ripensando a quello che poteva accadere con la macchina in fiamme partita all’indietro senza controllo, il conducente Luca Tincani, considerata la dinamica dell’accaduto, pur amareggiato per la perdita della sua auto (video), si ritiene fortunato. Poteva succedergli di peggio.

Luca Tincani e la sua auto in fiamme
Luca Tincani e la sua auto in fiamme

"L’incendio, per un problema tecnico, è scoppiato all’improvviso mentre viaggiavo sulla strada in salita che da Migliara porta a Marola – racconta Tincani –, sono riuscito a venire fuori dall’auto, ho tentato di bloccarla ma non ce l’ho fatta. Era una palla di fuoco che viaggiava all’indietro, ero terrorizzato perché avevo notato che altre macchine stavano arrivando dalla stessa strada e quindi temevo che venissero coinvolte nell’incendio. Per fortuna la mia macchina ha deviato sul bordo della strada e si è fermata ribaltandosi sull’argine. Nella sfortuna sono stato fortunato – dice Tincani –, meglio di così non poteva andare: io sono uscito illeso dalle fiamme e nessuno è stato coinvolto, né persone né mezzi. Mi dispiace per la macchina ma, quella, un giorno spero di poterla ricomprare. Ho trovato una persona gentilissima che oltre ad accompagnarmi a casa a Marola mi ha anche accompagnato a Felina a portare la spesa a mia madre. Il guaio è che adesso mi trovo senza macchina e non so come muovermi da Marola dal momento che dal paese non transitano mezzi pubblici".

È abbastanza strano che il paese Marola (comune di Carpineti) non sia collegato al servizio di trasporto pubblico, paese molto noto in montagna e non solo, anzi considerato la ‘terrazza di Reggio Emilia’ in quanto è più prossimo alla città e qui molti reggiani hanno la seconda casa. Da informazioni raccolte dal sindaco Tiziano Borghi e da responsabili della Pro loco, a Marola, che nella stagione invernale si riduce a 70-80 residenti, arriva solo lo scuolabus per 4-5 bambini.

L’autobus transita dalla Statale 63 con fermata a Ca’ del Merlo ad oltre 3 chilometri da Marola, paese famoso anche per lo storico Seminario diocesano da dove sono transitate diverse generazioni di giovani montanari quando in montagna non esistevano scuole superiori. Riprende Luca Tincani: "Attualmente sono disoccupato, mi sono licenziato da una pizzeria dove il mese di gennaio, facendo turni a mezzogiorno e sera, ho preso 600 euro circa, quasi tutti spesi in benzina. Ho 54 anni e non è facile trovare un posto di lavoro, ho fatto diverse domande e se mi cercano per un posto in questo momento non ho neppure un mezzo per presentarmi, però devo ringraziare Davide Incerti, bravissima persona titolare del forno di Marola dove ho lavorato 12 anni, il quale mi ha detto di stare tranquillo che se mi qualcuno mi cerca per lavoro, la macchina me la dà lui. L’importante è che ci siano richieste, io so fare anche altri lavori, sono disposto ad andare anche in fabbrica in ceramica. L’importante è lavorare".

L’incendio di un’auto ha portato alla ribalta due problemi: un disoccupato che cerca lavoro e un paese ignorato dal trasporto pubblico.