"Se è una scelta del Pd allora è corretta, se è nostra è un problema"

Sul caso mensa il sindaco ricorda l’analogia con quanto accaduto a Scandiano.

"Scandiano ha rinunciato ad una mensa scolastica in base agli stessi motivi che hanno fermato l’intervento alle elementari di Sant’Antonino".

Il sindaco di Casalgrande Giuseppe Daviddi risponde nuovamente alle recenti polemiche politiche per la mancata riqualificazione della mensa delle elementari di Sant’Antonino. Critiche sono state sollevate per la decisione dell’amministrazione di rinunciare a circa 440mila euro di fondi Pnrr per l’adeguamento della mensa.

"A seguito degli interventi del Pd e M5S – dice Daviddi – siamo costretti a ribadire alcuni concetti sulla mensa. In primo luogo non esiste una criticità per il servizio in quella struttura. Si tratta di un refettorio visto che i pasti vengono solo distribuiti e consumati in quel luogo. Durante la pandemia la necessità di mantenere le distanze ha imposto una riorganizzazione del servizio su turni. Il bando Pnrr non avrebbe coperto i costi di una nuova mensa, rendendo l’operazione impossibile: il Comune avrebbe dovuto finanziare metà dell’intervento". Il sindaco spiega che le risorse "non erano disponibili da bilancio comunale. Anche un’amministrazione cara al consigliere Balestrazzi, come quella di Scandiano, ha rinunciato al Pnrr con le stesse identiche nostre motivazioni. E’ evidente che se una scelta è del Pd diventa automaticamente corretta; se la fa l’amministrazione di Casalgrande diventa un problema".

m. b.