Si sballa prima dell’assunzione. Pesta i carabinieri e perde il lavoro

Condannato a quattro mesi di reclusione, il 44enne ammette: "Ho esagerato coi festeggiamenti"

Il giudice Giovanni Ghini ha ascoltato ieri in aula le giustificazioni dell’uomo che ha subito anche la beffa di non essere più assunto dal datore di lavoro

Il giudice Giovanni Ghini ha ascoltato ieri in aula le giustificazioni dell’uomo che ha subito anche la beffa di non essere più assunto dal datore di lavoro

Reggio Emilia, 22 marzo 2024 – "Ho esagerato nei festeggiamenti per un contratto di lavoro che avrei dovuto firmare il giorno dopo...". Si è giustificato così, dopo aver chiesto scusa in aula davanti al giudice, il 44enne marocchino che la mattina del 6 febbraio scorso, in evidente stato di ubriachezza, aveva picchiato i carabinieri della stazione di Baiso intervenuti a Castelnovo Monti per la segnalazione di una persona molesta in un locale. Nei suoi confronti scattarono le manette.

Un arresto col quale si è giocato anche il posto di lavoro, col datore (un imprenditore di una ditta dell’Appennino) che si è ben guardato dall’assumerlo dopo l’accaduto. Una beffa che avrebbe potuto evitare se avesse tenuto in mente il vecchio e saggio proverbio "non dire gatto finché non ce l’hai nel sacco...".

Un’eccessiva euforia che lo ha tradito e che lo ha portato ad una condanna, emessa ieri dal giudice Giovanni Ghini, a quattro mesi di reclusione (il pm aveva chiesto sei mesi di pena) per minacce, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Pena non sospesa, avendone già beneficiato per alcuni precedenti. L’uomo, difeso dall’avvocato Matteo Gambarini, ieri è comparso in aula. E ha candidamente ammesso i fatti spiegando i motivi.

L’uomo ha raccontato di aver alzato il gomito in un esercizio pubblico, dandosi alla pazza gioia per il traguardo lavorativo quasi raggiunto. Poi però il grado alcolico lo ha mandato in escandescenza e ha cominciato a danneggiare gli arredi del locale. A quel punto è arrivata la polizia municipale che a sua volta ha allertato i carabinieri. Fin qui era rimasto calmo e li aveva seguiti in caserma dove però poi ha aggredito i militari.

Il suo legale sta meditando se fare ricorso in Appello, invitando però l’uomo a cercare lavoro (impresa ardua visto l’episodio) per poi tentare la strada della messa alla prova. Altrimenti per lui si spalancherà il carcere.