YLENIA ROCCO
Cronaca

Tentata rapina Reggio Emilia, barista aggredita. "Sentivamo le sue urla. Abbiamo fermato il rapinatore"

Bagno, malvivente dal volto coperto aspetta che la titolare chiuda il locale. Poi le mette le mani al collo e la spinge dentro insieme ad un’amica. Il vicino marocchino: "Erano grida di terrore, in due siamo corsi da lei"

Il bar di via Cartesio, a Bagno, preso di mira l’altra sera, alla chiusura

Il bar di via Cartesio, a Bagno, preso di mira l’altra sera, alla chiusura

Bagno (Reggio Emilia), 2 marzo 2023 – Ha ritirato l’incasso e spento le luci del bar, poi si è avviata, assieme all’amica con cui era in compagnia, verso l’uscita utilizzando la porta sul retro.

Ma un uomo travestito con berretto e sciarpa la stava aspettando fuori dal locale per mettere a segno una rapina. Erano le 20,20 di martedì sera, quando la titolare del Royal Cafè Tabacchi, in via Cartesio, a Bagno, in una serata che poteva sembrare simile a tante altre è stata colta di sorpresa da un malvivente che, dopo averla spinta all’interno del bar e chiuso la porta a chiave, ha cercato con violenza di impossessarsi del portafoglio, dov’era contenuto l’incasso dell’intera giornata.

Fortunatamente le urla delle vittime hanno raggiunto le orecchie di due clienti abituali, che risiedono nei pressi del bar.

Senza pensarci troppo, hanno raggiunto il locale, bloccato il ladro e chiamato immediatamente i carabinieri, che hanno tratto in arresto il malvivente, un 42enne di Mantova, per tentata rapina aggravata.

Ieri, seduto al bancone del bar, c’era uno dei due clienti che ha salvato la titolare e la sua giovane amica.

Lui ha 35 anni, è di origine marocchina e abita proprio nel condominio retrostante il bar Royal. E’ un eroe senza nome perché premette di aver fatto solo il suo dovere.

Ero in casa assieme a un mio amico - racconta timidamente - stavamo guardando la partita della Juventus quando abbiamo sentito delle urla spaventose, così abbiamo cercato di capire cosa stesse succedendo ma una volta intuito che le urla arrivavano dal bar siamo letteralmente corsi giù".

Il malvivente si era infatti chiuso all’interno del locale con le due donne. "Abbiamo iniziato a tirare i pugni alla porta sul retro affinché questa si aprisse", continua. "Una volta aperta, il ladro è uscito affermando che non voleva rubare e che era incerto sulla riuscita del colpo. A quel punto l’abbiamo preso e portato fuori, dove abbiamo atteso l’arrivo dei carabinieri".

Di sei appartamenti nella palazzina retrostante il locale e di 8 nel condominio del bar, nessuno è giunto in soccorso delle due donne: "È veramente triste – commenta il cliente – le urla erano piene di terrore, hanno urlato con tutto il fiato che avevano, ma alla fine siamo giunti in aiuto solo io e il mio amico. Posso capire che in momenti come questi si possa temere per la propria persona ma almeno qualcuno avrebbe potuto chiamare i carabinieri". Per fortuna entrambe le donne stanno bene ma, da quanto racconta la dipendente del Royal che martedì svolgeva il turno mattutino, la vittima ha rimediato numerosi lividi sul corpo, in particolare su fianchi, gambe e collo.

"Ha provato a difendersi con tutte le sue forze", aggiunge il cliente eroe. "L’uomo le ha messo le mani al collo, è stata brava a restare lucida. Quando siamo riusciti a entrare, probabilmente per la tensione, è quasi svenuta. Questa volta per fortuna è andata bene".