A casa di Giovanni. Pascoli

I ragazzi hanno conosciuto i segreti del poeta ascoltandone i ‘consigli’ "Esperienza bellissima".

Alcuni incontri ti cambiano la vita! A noi è accaduto quando, in gita con la scuola, abbiamo varcato la soglia di casa Pascoli e abbiamo incontrato proprio lui, Giovanni, Zvanì. Non abbiamo resistito a porgergli alcune domande: "Signor Pascoli, può raccontarci qualche curiosità su di lei, quelle che non troviamo sui libri di scuola?". "Ho una gran passione per il cibo, infatti in molte delle mie poesie si possono ricavare ricette. Mi piace giocare a bocce e fare la guerra con Gigino, mio fratello. Poche persone lo sanno, ma io ho il mignolo del piede destro fuori misura, ma sono cresciuto comunque sano". Queste sono le parole del poeta, ma leggendo le sue carte abbiamo scoperto anche altro: beveva molto e adorava il vino, si ammalò di cirrosi epatica e morì a Bologna nel 1912. "E ora potrebbe suggerirci come scrivere una bella poesia?". "Occorre tacere e lasciar parlare il fanciullino che è dentro ciascuno di noi, che guarda il mondo con stupore, che si lascia meravigliare dalla realtà". Grazie mille Giovanni Pascoli per i consigli che ci ha dato, per l’emozione che abbiamo provato entrando nella sua casa e per il tempo che ci ha dedicato.

Nicole Canini,

Amelie Bronzetti 2 C