Albergatori, si infiamma la corsa. Arcangeli è il grande escluso

L’ex segretario Pd: "Mi sono chiamato fuori, qualcuno ha visto il mio nome legato alla politica". E la cordata di Ciavatta attacca: "Noi indipendenti dai partiti, pensiamo solo alla nostra categoria".

Albergatori, si infiamma la corsa. Arcangeli è il grande escluso

Albergatori, si infiamma la corsa. Arcangeli è il grande escluso

La presentazione dei due gruppi che mirano al consiglio di Federalberghi ha già avuto un primo effetto. Alberto Arcangeli ha ritirato la propria candidatura. Rimasto escluso da entrambe le squadre ha preferito chiamarsi fuori, ma con rammarico. "Mi ero reso disponibile a candidarmi per il consiglio nella speranza che si potesse arrivare a presentare una lista unica. Purtroppo questo non è stato possibile". Il nome dell’albergatore era tornato in lizza prima della presentazione della seconda lista, quella con Giorgio Fortunato, Rita Leardini e Stefano Bertozzi tra gli altri. Ma anche in questo secondo gruppo non è presente Arcangeli. "Evidentemente si è visto il mio nome legato alla politica anche se ho lasciato da tempo il mio impegno nel partito e sono albergatore, motivo per cui intendevo presentarmi. Siamo poi sicuri che la politica senza di me non ci sia in queste elezioni?".

Il recente passato di Arcangeli si è rivelato pesante. È stato consigliere comunale Pd e segretario del Partito democratico fono a dopo le le ultime elezioni comunali. Ieri la decisione di fare un passo indietro, essendosi ridotte le possibilità di puntare a un posto tra i 12 in consiglio. "La cosa mi dispiace perché con due gruppi contrapposti temo che il clima all’interno dell’associazione possa essere difficile e questo andrà a discapito delle azioni e delle sfide che la stessa Federalberghi dovrà affrontare in futuro".

Intanto il clima si sta infiammando. Il gruppo di Ciavatta attacca a testa bassa. "Dopo poche ore dalla nostra comunicazione hanno cominciato ad etichettarci come uomini e donne di un partito piuttosto che di un altro – racconta Giorgia Berlini, titolare dell’hotel Balaton – Abbiamo provato, anche con un certo impeto, a spiegare che non è la politica a muoverci, non siamo dalla parte di qualche fazione, siamo dalla parte degli albergatori". Ancor più netto Andrea Ciavatta: "È svilente che invece che di temi si parli sempre e solo di politica. Ci sono problemi seri da affrontare per il bene di tutti". Ad oggi puntano al consiglio i due gruppi contrapposti e tre singole candidature già depositate in associazione. Tuttavia non tutti gli albergatori che hanno annunciato la scalata hanno depositato formale candidatura. Un paio non lo hanno ancora fatto e in un caso c’è un albergatore che fino a ieri non aveva ancora versato la quota annuale all’associazione.

Andrea Oliva