"Allarme in vetrina, oltre cento negozi sfitti"

Il presidente di Adac, Giuseppe Barbieri: "Serve un piano per il commercio a Cattolica. Il Comune realizzi i parcheggi e gli arredi promessi"

"Allarme in vetrina, oltre cento negozi sfitti"

"Allarme in vetrina, oltre cento negozi sfitti"

Oltre cento negozi sfitti in città. L’Adac fornisce dati preoccupanti sulla crisi del commercio a Cattolica, lanciando l’allarme e chiedendo interventi che aiutino le attività durante i mesi invernali. "La crisi del commercio a Cattolica è sotto gli occhi di tutti – sottolinea Giuseppe Barbieri, presidente Adac (che vanta oltre 200 associati tra hotel, ristoranti, chioschi e negozi) – È urgente un piano comunale per il commercio. Si contano oltre cento vetrine sfitte. E da alcuni giorni anche in via Bovio, quindi in pieno centro, si parla di negozi chiusi". Per questo "occorrono politiche mirate per il commercio. Ad esempio, si deve iniziare a pensare a finanziamenti pubblici per favorire affitti calmierati per i giovani imprenditori che vogliono aprire nuove attività a Cattolica. Se il Comune finanzia in parte gli affitti pensiamo che poi i proprietari di immobili potrebbero abbassare a loro volta le pretese". Per Barbieri inoltre "è bene che l’amministrazione, a livello urbanistico, non preveda l’apertura di nuovi negozi nei progetti di rigenerazione degli hotel attualmente chiusi. A Cattolica le vetrine sono già troppe in città, non possiamo concedere altri spazi commerciali".

Ma Barbieri va oltre. "Servono arredi nuovi specie in via Bovio, dove non si può più aspettare. L’amministrazione ha garantito investimenti per il centro di Cattolica, e ora è arrivato il momento di intervenire". Adac chiede al Comune di passare dalle parole ai fatti. "Vogliamo sapere con precisione i tempi di questi investimenti". Torna prepontemente anche il tema dei parcheggi. "È necessario realizzare altri parcheggi nei pressi del centro – continua Barbieri – Anche l’idea di utilizzare l’ex scuola media Filippini, proposta dalla Confcommerio, potrebbe essere una soluzione. Servono inoltre promozioni per la sosta".

Infine Adac torna a battere sulla questione della viabilità cattolichina: "Pensiamo che i collegamenti via treno siano favorevoli a un migliore sviluppo del nostro turismo e del nostro commercio – conclude Barbieri – Stiamo per realizzare la nuova stazione dei treni con milioni di euro di investimenti, ora dobbiamo puntare su maggiori fermate dei Frecciarossa e nuovi collegamenti con il Nord Italia. Il turista che arriva qui con il treno poi (di solito) fa vacanze più lunghe". Tutte soluzioni che difficilmente potranno essere realizzate nell’immediato, ma per Adac serve "una politica mirata" per il recupero del tessuto commerciale di Cattolica.

Luca Pizzagalli